Noi
— 4 aprile 2019Jordan Peele confeziona un horror ricco di suggestioni che valica il genere e ci costringe a guardare in faccia il nostro peggior nemico. Noi stessi.
Guido (Mastandrea) è uno scrittore di successo. Il suo ultimo romanzo è tra i finalisti del Premio Strega. Ha una moglie, una figlia e non sa nuotare. Per imparare, si iscrive in piscina e conosce Giulia (Golino), un’istruttrice affascinante e timida, con un passato misterioso alle spalle.
Due realtà, due mondi completamente differenti, (ma per alcuni aspetti anche molto simili), si incontrano in Giulia non esce la sera. Sono quelli di Guido, immobile, rassicurante, e quello di Giulia, folle e passionale. Valeria Golino qui è in stato di grazia. Raggiunge un livello di recitazione davvero notevole, incarnando un personaggio splendido quanto difficile, riuscendo a evidenziarne le mille sfumature e contraddizioni. Mastandrea la segue, spontaneo come al solito.
Un film difficile, con una storia scomoda, in grado di mettere a nudo i personaggi, frugando nelle emozioni più nascoste e impenetrabili di ognuno di loro.
Ci era mancato, il cinema di Giovanni Piccioni, con quel piglio delicato e attento, quasi timido. Così come i suoi personaggi che si affacciano alla finestra della vita, senza tuttavia viverla, per insicurezza o per disagio.
Voto 8
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