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— 2 giugno 2019Torna l’appuntamento per i leader dell’industria audiovisiva.
Affascinante come la conosciamo, produttrice come non eravamo abituati a vederla, Eva Mendes ha portato a Roma Live! Ascolti record al primo colpo, il film che ha prodotto e interpretato nel 2007 e che ancora non è stato distribuito in USA. Esce oggi on Italia per Moviemax, forte di un’imponente campagna pubblicitaria. Eva è stata persino ospite di Simona Ventura, regina del reality nostrano, per parlare del film. Già, perché Live!, come vi raccontiamo nella nostra recensione, è un film che parla di televisione: nella fattispecie, di un crudissimo game show nel quale i concorrenti devono partecipare al gioco della roulette russa, con un proiettile vero. Eva interpreta la cocciuta produttrice di questa aberrazione. Diretto da Bill Guttentag (premio Oscar per due cortometraggi documentari), il film è anche una sorta di riscatto per Eva, intrappolata da Hollywood nello stereoripo di bonona latina. La diva ha parlato di questo ed altro con la stampa, rivelando la tempra che tutti ci aspettavamo da una chica caliente.
Come ti sei sentita nei panni di questa dirigente così spregiudicata?
Sono stata molto felice di interpretare Katy. Il ruolo era stato scritto per un uomo, inizialmente, e sono entusiasta di come sia stato adattato a me. Di ruoli forti per le donne ce ne sono pochi a Hollywood, quindi è stato un piacere girare questo film.
Il film nasce con il chiaro intento di scatenare una polemica, giusto?
No, veramente il film vuole far discutere. Pensaci, non esistono blockbuster di Hollywwod che facciano riflettere lo spettatore. Uno esce dal cinema, si è divertito, ma dopo? Discute di quello che ha visto? Ci pensa dopo due ore, o il giorno dopo? No. Live! può essere motivo di discussione per tutta la serata, dopo averlo visto.
L’idea è estrema, ma quanto realmente distante dalla TV di oggi?
Sono sicura che qualche produttore, in qualche parte del mondo, abbia avuto un’idea anche peggiore di questa. La TV si spinge sempre più oltre, e credo che il film non sia poi troppo distante dalla realtà. In un certo senso abbiamo preso in giro la realtà americana, e questo è stato divertente.
Simona Ventura è la regina del reality in Italia. La incontrerai, vero?
Simona Ventura? Non ho idea di chi sia! (La domenica successiva, Eva è ospite a Quelli che il calcio, NdR)
Quali sono le cose peggiori che hai mai visto in TV, nel tuo paese?
Quello che davvero mi disgusta della TV americana è quando uno show finge di preoccuparsi davvero per i concorrenti. E’ ipocrita e volgare. Evito in tutti i modi di guardare uno show che non mi piace, perché non tollero quelli che sono pronti a puntare il dito e a fare i moralisti e poi sono i primi a sedersi davanti allo schermo a guardare spazzatura. Se fai parte dell’audience di un programma immorale, sei parte del problema.
Non hai paura di reazioni negative, vista la tematica di questo film?
Non faccio i film per farmi dire solo cose positive. Non bisogna preoccuparsi troppo delle reazioni. Se ne parli anche male, purché se ne parli.
Sei anche produttrice di questo film. Produrre un film è un modo per guadagnarsi un ruolo?
Certo, anche. Non sopporto le attrici che si lamentano del fatto che non ci siano ruoli interessanti per le donne a Hollywood, e poi non fanno niente per cambiare la tendenza. Se c’è un ruolo interessante che posso fare, e ho la fortuna di poter produrre un film, be’, lo faccio. Produco film che vorrei vedere.
E che cosa ti ha affascinato di questo film? C’è un grande senso di morte.
C’è una certa fascinazione, è vero. Non so perché l’uomo sia tanto attratto dalla morte. Tuttavia, quello che mi piace davvero di questo film è che non si capisca chi sia il peggiore. La produttrice? I concorrenti? Il pubblico? A ognuno la sua idea. Secondo te?
Be’, secondo me i concorrenti sono parecchio fuori di testa.
(Ride)
Appassionato di pop a trecentosessanta gradi, ama il cinema d'evasione, l'animazione e i film che non durino più di due ore.
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