Noi
— 4 aprile 2019Jordan Peele confeziona un horror ricco di suggestioni che valica il genere e ci costringe a guardare in faccia il nostro peggior nemico. Noi stessi.
Roberto Faenza prende ispirazione da un romanzo di Michal Vieweg per indagare gli effetti della gelosia. Il geloso è Luca (Claudio Santamaria), italiano residente a Praga, che per controllare la sua fidanzata Klara (Laura Chiatti) assume un detective privato (Iain Glen). Determinato ad avere la conferma a tutte le proprie paure, Luca ossesiona l’investigatore: ma questi affronta il caso a modo proprio, convinto che la verità non sia sempre il male migliore.
Intrecciando le storie personali del detective Denis con quelle del protagonista ossessivo, Faenza tenta di sostenere un giallo sentimentale con risvolti psicanalitici, ma le fondamenta sono troppo fragili. Non tanto nella recitazione, che pur senza particolari guizzi resta dignitosa da parte persino di Laura Chiatti, quanto piuttosto nei dialoghi imbarazzanti. E soprattutto, in alcune ingenuità nella regia che appaiono troppo macroscopiche per passarci sopra. Con Il caso dell’infedele Klara Faenza confeziona un film che sembra piuttosto una fiction pretenziosa: dopo il suo notevole Prendimi l’anima, un palese caso di infedeltà al buon cinema.
Voto 4
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