Noi
— 4 aprile 2019Jordan Peele confeziona un horror ricco di suggestioni che valica il genere e ci costringe a guardare in faccia il nostro peggior nemico. Noi stessi.
Uno stabilimento tessile situato nel nord della Francia chiude improvvisamente. Un pugno di operaie si trovano sul lastrico dal giorno alla notte. Riunitesi per decidere che fare con i soldi della liquidazione, optano per la scelta più estrema: utilizzarli per assoldare un killer che uccida il padrone che fino a poco prima le obbligava a turni inaccettabili. Ma, trattandosi di una multinazionale, non è sempre facile capire chi sia il vero padrone.
Una vicenda che non potrebbe essere più attuale e seria, viene farcita di equivoci e di un’ironia sottile e pungente. Louise-Michel, è una pellicola folle e surreale, in cui ogni singola azione diventa un gesto di ribellione verso un sistema sbagliato, reso ancora più crudele dalla crisi economica. I personaggi di questo film sono talmente umani da sembrare finti, e tra loro si raccordano attraverso assurdi nonsense e sketch comici di breve durata.
Bravissimi i due protagonisti, Yolande Moreau e Bouli Lanners, che distorcono la natura (non solo sessuale) dei personaggi che interpretano fino all’esasperazione. Il risultato è la nuova frontiera della comicità violenta, a cui non manca una forte componente cinica e disarmantemente umana.
Voto 7
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