Noi
— 4 aprile 2019Jordan Peele confeziona un horror ricco di suggestioni che valica il genere e ci costringe a guardare in faccia il nostro peggior nemico. Noi stessi.
Per quanto il livello non sia assolutamente lo stesso, Miley Cyrus è la Miss American Dream del momento, come lo fu Britney Spears dieci anni fa. Purtroppo, Miley Cyrus è anche l’emblema dell’America ipocrita a due facce, e questo tanto nella vita quanto sullo schermo. La ragazza, sulle scene ormai da più di tre anni con il suo show televisivo, va tutte le domeniche in chiesa e ha fatto voto di castità, ma i gossip non la dipingono esattamente come una santa. Allo stesso modo, nel primo film tratto dalla serie Hannah Montana, suo padre (che è tale anche nella vita) la riporta in Tenneesse, per rimetterla a contatto con quello che conta veramente. Hannah/Miley è una ragazzina troppo viziata e troppo famosa, per giunta con una doppia identità (adolescente comune e stella del pop di nascosto).
Confusi? E’ facile: il film parla di una ragazzina che cerca una scusa per essere viziata, materialista e più grande dell’età che dovrebbe avere. E indugia su questa pantomima del ritorno alle origini per giustificare poi il comeback di Hannah Montana sulle scene, il tutto con l’approccio televisivo di quella televisione fast food à la Disney Channel. Le fan impazziranno, ed è a loro che questo film è dedicato. I genitori che le accompagnano si portino qualcosa da fare.
Voto: 5
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