Noi
— 4 aprile 2019Jordan Peele confeziona un horror ricco di suggestioni che valica il genere e ci costringe a guardare in faccia il nostro peggior nemico. Noi stessi.
Un film diverso dal solito, questo lavoro di David Wain. Per essere una commedia americana, è fin troppo piena di trentenni frustrati, lavori mal pagati e insoddisfazioni emotive. Al contrario di quello che accadrebbe in Italia, però, dei comportamenti da sballati si scontano: in questo caso, centocinquanta ore come assistenti in un istituto per bambini poco seguiti dalle famiglie. Si crea così un bizzarro quartetto di due adulti e due ragazzi, ognuno con una propria spiccatissima personalità che vuole disperatamente essere liberata. La morale è piuttosto semplice: ciascuno dei protagonisti ha bisogno degli altri per crescere. Ma il racconto di formazione è portato avanti con ironia, intelligenza e un buono script.
Paul Rudd e Sean William Scott, mai emersi davvero fuori dagli USA perché spesso affiancati da coprotagonisti/e più celebri e glamour, sono davvero bravi e adatti alle parti affidate loro. Sebbene il film non risparmi soluzioni facili e un po’ di retorica, alcuni sviluppi sono davvero imprevisti. Soprattutto, Role Models ha il raro pregio di essere un film immediato e divertente ma allo stesso tempo molto delicato. Quel tipo di commedia che oggi, purtroppo, sorprende in quanto rara.
Voto 7
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