Miss Marzo

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Eugene è un adolescente fissato con la purezza e la verginità fino al matrimonio, ma la sera che decide di consumare con la sua ragazza finisce per cadere dalle scale ed entrare in coma. Si risveglia quattro anni dopo, e scopre con disgusto che la dolce e innocente fidanzatina è diventata una modella di Playboy. Tucker, l’unico amico rimastogli dai tempi del liceo, lo aiuterà a riconquistarla nonostante ormai lei sia niente meno che Miss Marzo.



Cregger e Moore sono una specie di Ficarra e Picone americani, anche se sentiamo di offendere i comici siciliani col paragone. Il film, incurante del fatto di essere proiettato in sala, offre una raffica di sketch di dubbio gusto e senza una logica consequenziale, se non la volgarità più bieca. Che, malauguratamente, non riesce a far ridere nemmeno un po’. Del tutto trascurabile.

Voto 2

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Francesco Bernacchio

Appassionato di pop a trecentosessanta gradi, ama il cinema d'evasione, l'animazione e i film che non durino più di due ore.

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