Alla fine ce l’ha fatta. L’On. Alessandra Mussolini ha avuto la meglio. Le querele annunciate nei confronti del regista del film, Bobby Panescu, non si sono fatte ettendere. Il motivo è stato attribuito a una frase ingiuriosa nei confronti dell’esponente del Popolo delle Libertà, interpretabile quasi come una risposta a certe dichiarazioni che la parlamentare fece tempo fa sui rumeni, secondo lei dotati di una “tendenza a stuprare scritta nel Dna”.
Dalla Fandango, casa distributrice della pellicola, spiegano che nella diffida la Mussolini chiede di non distribuire il film oppure di eliminare o modificare la frase in cui viene insultata. Altrimenti ricorrerà alle vie legali per bloccarlo. Domenico Procacci, intanto fa sapere: “Noi difendiamo l’integrità dell’opera e il diritto di espressione dell’autore. Se poi un giudice darà ragione alla Mussolini e ci chiederà di cambiare quella battuta, d’accordo col regista, in qualche modo la cambieremo. Magari la frase diventerà “quella santa donna della Mussolini che vuole uccidere tutti i romeni”. Ha inoltre commentato: “Vorrei aggiungere, però, che se uno insulta un intero popolo come ha fatto la Mussolini dicendo che i romeni hanno lo stupro nel Dna, non si può stupire se tra loro il suo tasso di popolarità non sia alto”. Per il momento l’uscita di Francesca è rimandata a fine ottobre.
In attesa che si calmino le acque, sentitevi la Mussolini che canta in giapponese nel lontano 1983, se riuscite ad arrivare alla fine della canzone… L’album da cui è tratto il brano si chiama Amore. Davvero imperdibile!
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