Secret History of America, questo il titolo della miniserie in dieci puntate che il regista di Platoon e JFK è in procinto di realizzare, e che tratterà eventi storici considerati cruciali, negli ultimi sessant’anni di storia. E’ bastato che Stone ne parlasse in una conferenza stampa a Pasadena per scatenare le polemiche degli storici più conservatori. Ecco cosa ha detto il regista per provocarle:
“Hitler è un facile capro espiatorio per la storia ed è stato utilizzato troppo facilmente. Ma in realtà è il prodotto di una serie di azioni. E’ causa, ma è anche effetto… La gente in America non sa neanche la connessione che esiste tra Prima e Seconda Guerra Mondiale. Quello che ho cercato di fare è stato immedesimarmi nei panni di Stalin e di Hitler e di capire il loro punto di vista. Dovremmo cercare di educare, liberare e ampliare la nostra mente. Ma di guardare oltre i pregiudizi. Per esempio bisognerebbe studiare i finanziamenti del partito nazista. Capire quante società americane sono state coinvolte, dalla General Motors all’Ibm. Hitler era solo un uomo che avrebbe potuto essere facilmente assassinato”.
Poi il regista ha continuato tirando in ballo anche Stalin, Mao e il senatore McCarthy: “Queste persone sono stati vilipese già abbastanza nel tempo. Stalin ha invece completamente un’altra storia. Non ho intenzione di dipingerlo come un eroe ma vorrei raccontarlo basandomi sui fatti. Lui ha combattuto la macchina da guerra tedesca più di ogni singola persona. Non possiamo giudicare la gente considerandola solo buona o cattiva”.
Secret History of America andrà in onda sulla TV via cavo Showtime, ma la speranza di Stone e dei suoi collaboratori è di arrivare nelle scuole, per mostrarla agli studenti. “Sarebbe un contrappeso importante alla storia che studiano oggi i ragazzi”, ha aggiunto il regista. “Nessuno vuole imporre un punto di vista, ma sarebbe molto sano provare almeno a mostrarne di diversi”.
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