An Education

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Nick Hornby, autore di romanzi di successo quali About a Boy: Un ragazzo e Alta Fedeltà, si è cimentato per la prima volta con la scrittura cinematografica, anche se in realtà nel’97 aveva già realizzato l’adattamento da uno dei suoi libri, Febbre a 90°. Questa volta lo spunto narrativo viene da una serie di racconti autobiografici della scrittrice Lynn Barber sulla propria adolescenza. Con An Education Hornby vince. La sua sceneggiatura è brillante, fresca e agile. La credibilità che i personaggi acquistano sullo schermo è data dal loro linguaggio, dai dialoghi divertenti, frizzanti, veri come i sobborghi londinesi degli anni Sessanta. E’ in parte qui che prendono vita i suoi personaggi, che si muovono, dinamici e sarcastici, tra temi universali come la fretta di cresecre, la perdita dell’innocenza e le mille paure che offuscano il futuro.



Jenny (la bravissima Carey Mullingan, candidata all’Oscar per questo ruolo) ha sedici anni. Studentessa modello su cui sono riposte le speranze dei genitori, sogna di andare a Oxford. E a Parigi. Un giorno, alla fermata dell’autobus, Jenny accetta un passaggio da uno sconosciuto, l’affascinante trentenne David. Da quel momento la sua vita monotona e tranquilla subirà un brusca impennata.

La regista danese Lone Scherfig è molto attenta a cogliere le mille espressioni sul volto della giovane Mlligan, che regala al personaggio di Jenny grinta e inesperienza allo stesso tempo, dosandole con un’abilità rara per un’attrice tanto giovane (al tempo delle riprese appena ventiduenne). Nella prima parte il film decolla, come la vita di Jenny, e arriva a un punto in cui può accadere di tutto. Poi si torna alla vita, quella da cui sia Jenny che David hanno cercato di fuggire, seppur in modi differenti. Ed è così che, sotto le mentite spoglie di una commedia romantica, An Education racconta una storia resa interessante proprio dai difetti e dagli errori dei personaggi che la vivono.

Voto 7

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Carolina Tocci

Giornalista freelance e blogger, un giorno le è venuta l'idea di aprire questo sito. Scrive di cinema e gossip e nel buio di una sala cinematografica si sente a casa.

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