Ebbene sì, avete capito bene, l’irrequieta Angelina sta per compiere il grande salto, quello da attrice a regista. Se avete imparato un po’ a conoscerla, non sarà difficile immaginare che il suo film tratterà temi tutt’altro che banali. Per l’esattezza la Jolie si cimenterà con una storia d’amore (perché in fondo in fondo, anche lei è una donna) ambientata in Bosnia, durante la guerra civile che ha travolto il paese tra il 1992 e il 1995. Una cosa leggera insomma. In particolare, secondo quanto rivelato dai media di Sarajevo, il film sarà incentrato sulla vicenda di una ragazza musulmana che viene violentata da un soldato serbo, di cui in seguito si innamora.
Il ministro della Cultura della Federazione croato-musulmana, Gavrilo Grahovac, non ha atteso molto però, prima di ritirare i permessi concessi alla Jolie dopo l’incontro con il gruppo di attivisti Donne Vittime di guerra. La storia del film è stata dichiarata “inaccettabile”, visto che che potrebbe ferire i sentimenti di coloro che la violenza l’hanno vissuta veramente, e senza il lieto fine. Quei permessi erano necessari alla regista per girare le parti del film ambientate in Bosnia, le cui riprese sarebbero state fatte nel mese di novembre. Nuovi permessi da chiedere, dunque, e una storia da limare, almeno in parte, per Angie che ha fatto sapere di non avere alcuna intenzione di mollare.
Impedimenti a parte, la Jolie ha iniziato a girare il suo film in Ungheria all’inizio di ottobre ed aveva programmato di riprendere le scene finali in Bosnia nel mese di novembre. Così da qualche giorno Angie e famiglia si sono trasferiti in questa meravigliosa villa subito fuori Budapest. E il fatto che abbiano iscritto i loro figli alla scuola franco-americana della città lascia pensare che i Brangelina ne avranno per parecchio da quelle parti.
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