MIA Market 2019: la quinta edizione sarà dal 16 al 20 ottobre
— 2 giugno 2019Torna l’appuntamento per i leader dell’industria audiovisiva.
Venire a sapere della morte di Mario Monicelli in una sala cinematografica mentre si vede un film è il colmo… “Si è buttato poco fa dal balcone”, dice una voce. “Era ricoverato all’ospedale San Giovanni, qui a Roma”, dice un’altra. Tutto vero. Questa sera intorno alle 21.00 Mario Monicelli si è lanciato dal quinto piano dell’Ospedale San Giovanni, in cui era ricoverato da alcuni giorni per un tumore alla prostata. Inutile dire che il cinema perde un pezzo da novanta, non crediamo di esagerare se diciamo che fosse il migliore. Nato nel 1915 da una famiglia di origine mantovana e cresciuto a Viareggio, Monicelli si era laureato in storia e filosofia, per accostarsi poco dopo al cinema. Insieme ad Alberto Mondadori, amico e collaboratore oltre che cugino, nel 1934 aveva diretto il suo primo cortometraggio Cuore rivelatore, a cui fece seguito, sempre nello stesso anno, un mediometraggio muto, I ragazzi della via Paal, premiato alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia. Da lì in poi sono iniziati i successi che abbiamo visto e apprezzato.
Da Totò cerca casa a Le infedeli, da La Grande Guerra a L’armata Brancaleone. E poi I soliti ignoti, Un marchese piccolo piccolo, IAmici miei, l marchese del Grillo, Parenti serpenti, Cari fottutissimi amici, fino ad arrivare al suo ultimo lungometraggio, Le rose del deserto. Con il suo proverbiale sarcasmo Monicelli ha sempre ironizzato sulla morte, nei suoi film come nella realtà, soprattutto con quanti gli chiedevano come avrebbe immaginato quel momento, reso per immagini tante volte, per se stesso. Monicelli questa sera ha scritto la sua ultima sceneggiatura. Ha sempre voluto avere il controllo su tutto, quando era dietro la macchina da presa. E così è stato, anche quando si è trovato a dover dirigere la sua morte. Un grazie di cuore, profondo come gli occhi dei personaggi che ha saputo raccontarci tanto bene, e illuminante come il suo sguardo sul mondo, un mondo difficile, pervaso dal cinismo, ma anche tanto, tanto divertente.
Giornalista freelance e blogger, un giorno le è venuta l'idea di aprire questo sito. Scrive di cinema e gossip e nel buio di una sala cinematografica si sente a casa.
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