Noi
— 4 aprile 2019Jordan Peele confeziona un horror ricco di suggestioni che valica il genere e ci costringe a guardare in faccia il nostro peggior nemico. Noi stessi.
Alfie (Anthony Hopkins) ha lasciato sua moglie Helena (Gemma Jones) dopo quarant’anni di matrimonio perchè, colto dall’improvvisa paura di invecchiare, ha deciso di cambiare vita. Ha iniziato così una relazione con Charmaine (Lucy Punch), un’attricetta vistosa che per arrotondare non disdegna altri servizietti. Helena ha cercato di porre rimedio all’improvvisa ondata di solitudine che l’ha travolta affidandosi completamente ai consigli di una sedicente maga capace di predire il futuro. La loro figlia Sally (Naomi Watts) intanto deve affrontare un matrimonio che non funziona più visto che il marito Roy (Josh Brolin), dopo aver scritto un romanzo di successo, attraversa una fase del tutto priva di creatività. Tra incontri inaspettati, litigi, amori e separazioni, Allen mette in scena una nuova coreaografia dei sentimenti.
Ogni frame di Incontrerai l’uomo dei tuoi sogni ci ricorda che siamo davanti a un puro Allen movie. Una voce vuori campo, un narratore onniscente che conosce i problemi dei personaggi, le loro speranze e i loro sogni ci accompagna in quel valzer di sentimenti altalenanti che abbiamo imparato ad apprezzare nei suoi film. Come quasi sempre accade nelle sue commedie, i problemi concreti ed effettivi non sono affatto fondamentali, non quanto l’amore e i delicati equilibri dei rapporti di coppia. Bravi gli attori, da quelli già ampiamente rodati come Hopkins, Brolin e la Watts, alla giovane star Freida Pinto nei panni della musa ispiratrice in rosso. Per chi ha visto La dea dell’amore, sarà impossibile non affiancare il personaggio interpretato da Mira Sorvino nel 1995 a quello dell’appariscente Charmain. E’ vero, Allen qui si “cita addosso” riprendendo argomenti e situazioni già affrontate dal suo cinema. Ma se Incontrerai l’uomo dei tuoi sogni non brilla per originalità, è il lato più cinico della poetica del regista che merita l’ennesimo applauso, e che in questa pellicola emerge ferocemente. Nessuno riesce ad essere felice a questo mondo, a meno che non sia pazzo o tanto scemo da affidarsi ai consigli di una veggente, rifiutando la realtà e sostituendo a questa pure illusioni. Nonostante tutto questo, il fatto che si possa andare ancora al cinema a vedere un film di Woody Allen, è un gesto rassicurante in un certo modo, forse perché difficilmente riusciamo a vedere il mondo peggio di come lo vede lui.
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