Ormai tutti sanno di cosa si tratta. Accompagnato da un incalzante battage pubblicitario, Qualunquemente sta per sbarcare al cinema in ben seicento copie il prossimo venerdì. Il film diretto da Giulio Manfredonia che porta per la prima volta sul Grande Schermo uno dei personaggi più celebri di Albanese, già noto al pubblico televisivo del comico lombardo, è stato presentato questa mattina alla stampa a Roma. La storia del leader del Partito Du Pilu, Cetto La Qualunque, che scende in politica per impedire che un sindaco di sani principi occupi la sedia del primo cittadino di Marina di Sopra, un piccolo centro calabro, non poteva trovare un momento migliore per uscire.

Ma nonostante i rimandi alla realtà politica attuale, che rasentano la profezia, Albanese ha sottolineato che “Qualunquemente non è stato scritto sotto l’incalzare dell’attualità, né è stato modificato in corso d’opera. Da certi politici ci si salva solo mettendoli in ridicolo, come abbiamo fatto noi questo film. Quando Piero Guerrera ed io finimmo di scrivere la sceneggiatura, due anni fa, pensammo “peccato che il film non esca adesso”. Un anno dopo, un nuovo scandalo, e abbiamo pensato ancora: “peccato che non esca adesso”. Sei mesi fa, la stessa cosa. Ogni momento sarebbe stato quello giusto. Non è colpa mia se la realtà sta superando la fantasia”. Il succo del programma politico di Cetto La Qualunque è riassumibile con uno slogan: “Chiù pilu per tutti”, ma i rimandi con l’inchiesta che in questi giorni sta coinvolgendo il nostro Presidente del Consiglio sono puramente casuali: “Cetto è nato otto anni fa” ha riaribadito Albanese. “E dovete credermi, con lui non c’entra nulla. Sarebbe stato sin troppo facile”. Questo ed altro è uscito fuori durante la conferenza stampa a cui abbiamo partecipato questa mattina. Vi lasciamo alle nostre videointerviste.

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