Noi
— 4 aprile 2019Jordan Peele confeziona un horror ricco di suggestioni che valica il genere e ci costringe a guardare in faccia il nostro peggior nemico. Noi stessi.
La Chiesa cattolica è depressa? Di sicuro lo è il pontefice dipinto da Nanni Moretti nel suo nuovo film: appena eletto, si rende conto di non poter affrontare il gravoso incarico e inizia a dare di matto, finendo per fuggire dal Vaticano e lasciandovi imprigionati i vescovi che l’hanno eletto e lo psicoanalista che è stato chiamato per tentare di curarlo. Nessuno può lasciare la Santa Sede fino a quando il Papa non si è affacciato su Piazza San Pietro rivelando la propria identità. Melville (Michel Piccoli) vaga per la capitale cercando di capire qualcosa di sé, finendo per incontrare un’altra psicoanalista (Margherita Buy, moglie del personaggio interpretato da Moretti) e una compagnia di attori.
Interessante analisi della spiritualità e anche del cinema, il nuovo lavoro di Moretti è godibilissimo e impreziosito da momenti di pura comicità agrodolce, nel suo più pieno stile. Purtroppo, qui è lì ci sono degli spunti troppo lenti per trasformarsi in scene godibili. Un continuo saliscendi che finisce per compromettere la qualità del film nella sua interezza, che pure è una buona prova del regista di Ecce Bombo, e meriterebbe di risaltare al Festival di Cannes, al quale parteciperà in concorso.
Voto 7
Cliccate qui per la videointervista di Movielicious a Nanni Moretti.
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