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— 2 giugno 2019Torna l’appuntamento per i leader dell’industria audiovisiva.
“Il Cda del Festival di Cannes riunitosi oggi in seduta straordinaria si rammarica profondamente che la kermesse sia stata utilizzata da Lars Von Trier per esprimere parole inaccettabili, intollerabili e contrarie agli ideali di umanità e di generosita’ che presiedono all’esistenza stessa del Festival. Il Cda condanna molto fermamente tali parole e dichiara Von Trier persona non gradita al Festival di Cannes con effetto imemdiato”.
E’ finita così la vicenda legata alla presentazione di Melancholia, l’ultima pellicola diretta da Lars Von Trier presentata ieri In Concorso. Anche se il film con Charlotte Gainsbourg e Kirsten Dunst continuerà a correre per la Palma d’Oro. Il regista ha scatenato un pandemonio ieri al Festival per alcune dichiarazioni su Hitler e Israele. “Mi sono lasciato trascinare in una provocazione. Presento le mie scuse”, aveva detto. Ma che cosa ha detto per creare tanto scompiglio? Ecco la sue dichiarazioni durante la conferenza stampa di presentazione di Melancholia: “Capisco Hitler, capisco l’uomo che è pieno di male, certo sono contrario alla seconda guerra mondiale e non sono contro gli ebrei, ma in realtà non troppo perchè Israele è un problema, come un dito nel culo, fa cagare”. E poi ancora: “Credevo di avere origini ebraiche ed ero contento, poi ho saputo che non era esattamente così ed ho scoperto le mie origini tedesche, sono un p’ nazista anche io e sono contento lo stesso”. Uscite decisamente infelici e fuori luogo. Evidentemente poi Von Trier si è reso conto di aver esagerato e in una nota ufficiale del festival di Cannes ha precisato “di essere caduto in una provocazione”. Ma ciò non è bastato agli organizzatori del Festival, che l’anno bandito, ritenendolo persona non gradita.
Questa mattina finalmente è arrivato Almodóvar In Concorso, con la sua ennesima lezione di cinema. La stampa ha applaudito il suo La piel que habito, pellicola dai toni horror con una sceneggiatura che guarda un po’ a Frankenstein, basata sul libro di Thierry Jonquet. La storia che il maestro spagnolo racconta, è incentrata sulla terribile vendetta di un chirurgo (Antonio Banderas) che punisce il ragazzo che gli ha violentato la figlia.
Durante la conferenza stampa, Antonio Banderas ha ribadito il suo affetto nei confronti di Almodóvar: “Pedro fa parte della mia vita, non rappresenta solo l’inizio mia carriera, e dopo oltre vent’anni tornare a lavorare con lui è tornare alle mie origini, è sentirmi a casa”. Vi mostriamo il trailer del film, ennesimo capolavoro annunciato del regista, un po’ come le scarpe che ha indossato oggi per la conferenza stampa.
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Nella giornata di oggi al Festival sarà protagonista anche il cinema italiano. Nella sezione Cannes Classiques verrà proiettato uno dei film più visionari e dimenticati di Roberto Rossellini: La macchina ammazzacattivi, in versione restaurata, a cura della Cineteca di Bologna insieme al Museo del Cinema di Torino.
Giornalista freelance e blogger, un giorno le è venuta l'idea di aprire questo sito. Scrive di cinema e gossip e nel buio di una sala cinematografica si sente a casa.
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