Sarà che la lotta con il Festival di Roma si fa sentire ogni anno di più, o sarà che quest’anno la kermesse diretta da Marco Müller per l’ultima volta, farà sfoggio di una rinnovata Sala Grande secondo lo stile d’epoca originario (oltre che di tante altre migliorie: una su tutte, il Wi-Fi gratuito nell’area del Festival), di fatto mai come quest’anno dalla Biennale arriva chiaro il desiderio di voler brillare agli occhi del mondo. E allora non è un caso che proprio in questa edizione in cartellone ci siano titoli ad alto potenziale hot le cui scene bollenti fanno già notizia più della pellicola stessa. E’ così per Un etè brulant di Philippe Garrel, con la già chiacchieratissima scena di nudo integrale di Monica Bellucci, ma non solo. Tra gli addetti ai lavori, coloro che hanno già visionato i film di questa edizione parlano di un altro nudo integrale, questa volta maschile, altrettanto interessante. Quello di Michael Fassbender che è presente in ben due pellicole con ruoli piuttosto controversi. Lo vedremo
in più di una scena di Shame di Steve McQueen completamente nudo, nei panni (si fa per dire) di Brandon, un newyorchese trentenne che lotta contro una forma di dipendenza compulsiva dal sesso, mentre vive la relazione con la sua assistente Marianne. La situazione di Brandon si complica quando entra in scena la sorella minore di Marianne, Sissy (Carey Mulligan) aspirante cantante, ribelle e con una personalità autodistruttiva. Ma Fassbender è in cima alla lista dei più hot di questa edizione del Festival anche per il ruolo di Jung in A Dangerous Method di David Cronenberg. Anche qui arrivano indiscrezioni su una scena in particolare all’insegna del sadomaso con Jung-Fassbender che va a letto con la sua paziente-allieva Sabina Spielrein (Sabina Spielrein-Keira Knightley) regalandole qualche frustata qua e là tra un amplesso e l’altro.
Anche nelle sezioni parallele non mancano pellicole dai contenuti osè. Particolarmente forte il tema trattato dal film australiano di Hail di Amiel Courtin-Wilson, nella sezione Orizzonti, nel quale vengono passati in rassegna i vari tipi di commercio, incluso quello sessuale. Per non parlare di Le Petit Poucet di Marina de Van, una versione di Pollicino con un terribile orco che divora le proprie figlie, interpretato dal Denis Lavant. Poi anche Al Pacino ci mette del suo: domenica 4 settembre è atteso in laguna per presentare la sua Wilde Salomè. Interprete e regista di uno dei lavori più controversi di Oscar Wilde, Salome, una storia di lussuria e sensualità che Al ha scelto di rendere attraverso un mix di generi che vanno dal documentario alla fiction, all’improvvisazione. In una scena già cult ancor prima di essere stata mostrata, Pacino spoglierà la sexy Salomé Jessica Chastain.
Monicona Bellucci a parte, c’è un’altra attrice italiana che sarà protagonista di una scena bollente: Stefania Rocca. La vedremo nell’opera prima di Nicholas Provost, The Invader, nel quale sarà impegnata in un conturbante amplesso con vistà da un grattecielo di Bruxelles, con un immigrato africano (l’attore Issaka Sawadogo). Ma non è finita: in 4:44 Last Day on Earth di Abel Ferrara (in concorso mercoledì 7) vedremo la coppia formata da Willem Dafoe e da Shanyn Leigh, ex compagna del regista, cercare di fare sesso in ogni modo e in ogni luogo, visto che di lì a poco il mondo finirà. Tanto vale godersi le ultime ore.
Ritorno a luci rosse anche per William Friedkin, che giovedì 8 sarà In Concorso con Killer Joe: un giovane spacciatore (Hemil Hirsch) ha a disposizione pochissimo tempo per mettere insieme seimila dollari o verrà ucciso. Decide così di rivolgersi a Killer Joe (Matthew McConaughey), perchè scopre che la polizza di assicurazione sulla vita di sua madre vale dieci volte la cifra di cui ha bisogno. Joe però vuole i soldi in anticipo, e propone al cliente un patto: farà un’eccezione in cambio della giovane e bella sorella del ragazzo (Juno Temple). Le scene di nudo tra lei e McConaughey non mancheranno: lo stesso Friedkin in un’intervista ha sottolineato quanto il suo film sia “sessualmente esplicito”.
A chiudere in bellezza questa edizione del Festival ci pensa Damsels in Distress, di Whit Stillman, Fuori Concorso: la storia di tre intraprendenti ragazze alla prese con l’iniziazione ad alcune particolari pratiche sessuali dopo l’incontro con alcuni compagni di college. E se ancora non vi basta, Claude Nuridsany e Marie Pèrennou porteranno in laguna La Clè des Champs, che offrirà una panoramica su tutti gli amplessi degli insetti. Insomma, quest’anno ce n’è davvero per tutti i gusti.
Noi saremo a Venezia e vi terremo aggiornati con chicche, curiosità e commenti a caldo sui film e sui protagonisti che parteciperanno alla kermesse. Seguiteci su Twitter e su Facebook per gli aggiornamenti in tempo reale e per vivere la Mostra minuto per minuto.
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