Insidious

Di
Share

Il regista malese James Wan, noto soprattutto per aver ideato una delle saghe horror più celebri e remunerative della storia del cinema, quella di Saw l’enigmista, arriva nelle sale con il suo nuovo film, che non poteva che essere un altro horror. Insidious racconta le vicende di una famiglia americana (mamma, papà e tre figli) che trasloca in una vecchia casa con i pavimenti scricchiolanti e con le porte che cigolano. Uno dei bambini, Dalton, rimane vittima di uno strano incidente e finisce in coma. I suoi genitori, Renai (Rose Byrne) e Josh (Patrick Wilson), lo sorvegliano costantemente rimanendo al suo capezzale, ma come in ogni horror che si rispetti, nulla è come sembra. I medici non riescono a dare una spiegazione scientifica allo stato vegetativo di Dalton e in concomitanza con la sua malattia, in casa iniziano a verificarsi strani fenomeni: libri che cadono, porte che si chiudono da sole e così via. Dopo un altro trasloco le cose non sembrano migliorare, finché non arriva la madre di Josh, Lorraine (la mitica Barbara Hershey in un ruolo che è un riuscito omaggio a Entity di Sidney J. Furie), in loro aiuto, che si rivolge a una medium per capire chi o che cosa stia minacciando la sua famiglia. Sarà proprio l’arrivo della donna a far emergere un’inquietante verità.



James Wan si è alleato con l’Oren Peli di Paranormal Activity per produrre Insidious, e insieme a lui è riuscito a realizzare una pellicola ricca di citazioni, molte delle quali saranno colte solo dai veri amanti dell’horror. Attingendo dallo stesso Paranormal Activity a Poltergeist, al primo Dario Argento e arrivando addirittura a citare se stesso e il suo enigmista, Wan ci offre la sua personale idea di possessione demoniaca. La fotografia livida e suggestiva e una colonna sonora evocativa vengono in aiuto a uno script di stampo tradizionale, che però ha il difetto di mantenere alta l’attenzione dello spettatore solo per i due terzi del film, facendola piombare drammaticamente sul più bello. Finale a parte (lungi da noi svelarvi altri dettagli in merito), si vede che Wan non è un pivello, nonostante non abbia nemmeno trentacinque anni, e ha dell’incredibile che sia riuscito a confezionare un prodotto più che dignitoso con un milione e cinquecentomila dollari, un budget considerato ai limiti del ridicolo se rapportato con altri prodotti dell’industria ciematografica. Una curiosità però vogliamo svelarvela: nel film c’è un cameo di Johnny Depp. Siamo certi che riuscirete a riconoscerlo!

Voto 6

Share

Comments

About author

Carolina Tocci

Giornalista freelance e blogger, un giorno le è venuta l'idea di aprire questo sito. Scrive di cinema e gossip e nel buio di una sala cinematografica si sente a casa.

Leave a reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *

+ 63 = 64

Per offrirti il miglior servizio possibile il sito utilizza i cookie. Proseguendo la navigazione, ci autorizzi a memorizzare ed accedere ai cookies di questo sito web. Leggi l'informativa

The cookie settings on this website are set to "allow cookies" to give you the best browsing experience possible. If you continue to use this website without changing your cookie settings or you click "Accept" below then you are consenting to this.

Chiudi