Un superman napoletano tutto da ridere

Di Carolina Tocci
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E’ piaciuto alla stampa il film di Cotroneo, e siamo certi che anche il pubblico apprezzerà il mondo un po’ bizzarro e strampalato che il neoregista descrive ne La kryptonite nella borsa, suo primo film dietro la macchina da presa. In costante bilico tra fantasia e realtà, nella pellicola In Concorso oggi al Festival di Roma  che sarà nelle sale da venerdì 4 novembre, il dramma della vita viene combattuto attraverso la straordinaria forza dell’immaginazione raccontando la storia di Peppino, un ragazzino di nove anni, che per affrontare le difficoltà quotidiane sarà costretto ad inventarsi un amico immaginario, “un superman napoletano” dai poteri dubbi e traballanti (QUI trovate la nostra recensione). Abbiamo chiesto a Ivan Cotroneo qual è il senso più intimo del suo film e che cosa voleva raccontare con una storia come questa.



A Luca Zingaretti se si è trovato a proprio agio ad indossare i vestiti che andavano di moda trent’anni fa e poi: a Superman fa paura la kryptonite e a Zingaretti che cos’è che lo spaventa?

E a Valeria Golino se crede che realizzare film così radicati in un dato territorio (come accade per La kryptonite, ambientato in alcuni quartieri di Napoli), sia un valore aggiunto del nostro cinema o no.

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Carolina Tocci

Giornalista freelance e blogger, un giorno le è venuta l'idea di aprire questo sito. Scrive di cinema e gossip e nel buio di una sala cinematografica si sente a casa.

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