MIA Market 2019: la quinta edizione sarà dal 16 al 20 ottobre
— 2 giugno 2019Torna l’appuntamento per i leader dell’industria audiovisiva.
“Credo sia stato arrampicandomi su una corda, quando avevo sei o sette anni. Mi ricordo di essere arrivato in cima della corda, e di aver pensato, stando e a penzoloni: O mio Dio, è meraviglioso!”. Così l’attore ha raccontato al mensile Rolling Stone, che questo mese gli ha dedicato la copertina, il suo primo approccio con il piacere. Una di quelle interviste a valanga, in cui Clooney ha parlato di sé senza peli sulla lingua, toccando argomenti delicati come la sua prima volta, così commentata: “Avevo sedici anni, ero giovane. Troppo”. O la sua nuova fidanzata Stacy Keibler: “Sorridiamo tutto il giorno. E lei può fare quello che vuole. Raramente ho detto a qualcuno che cosa dovesse fare nella propria vita”. Ma nell’intervista George si lascia andare anche ai momenti difficili che ha vissuto, in particolare dopo la caduta sul set di Syriana ” così violenta che il liquido spinale mi usciva dal naso”. Un vero e proprio calvario per l’attore, mentre ricorda quel brutto momento in cui, a causa di un incidente durante la lavorazione del film che gli è valso un Oscar, ha riportato una lesione al midollo spinale: “Ero sdraiato in un letto d’ospedale, con una flebo nel braccio, senza potermi muovere. Avevo dei mal di testa così dolorosi che ogni volta pensavo mi stesse venendo un ictus. Ho iniziato a pensare: Dovrei fare qualcosa di drastico. Vedete, ero in uno di quei posti dove cerchi solo di capire come sopravvivere”. L’attore ha raccontato anche di essersi dato all’alcol in quel periodo, consideradolo l’unico modo per anestetizzare quel forte dolore.
Per fortuna ora sta meglio, anche se ogni tanto continua a soffrire di terribili mal di testa. Ma la cosa più divertente che si è lasciato sfuggire durante l’intervista è stata a sua irresistibile passione per le puzzette: “La cosa più divertente dell’umanità sono i peti”, non riesce neanche a finire la frase perché sogghigna solo all’idea. Tanto che adesso, quando si sente triste, usa la sua applicazione preferita per l’iPhone: iFart, e tutto passa. In fondo non è poi così diverso dagli altri uomini in circolazione!
Per offrirti il miglior servizio possibile il sito utilizza i cookie. Proseguendo la navigazione, ci autorizzi a memorizzare ed accedere ai cookies di questo sito web. Leggi l'informativa
The cookie settings on this website are set to "allow cookies" to give you the best browsing experience possible. If you continue to use this website without changing your cookie settings or you click "Accept" below then you are consenting to this.
Leave a reply