Nuove rivelazioni fanno riaprire i dossier della polizia di Los Angeles sulla prematura scomparsa della protagonista di tanti film tra cui Gioventù Bruciata e West Side Story. La bellissima Natalie Wood annegò a soli quarantatré anni al largo dell’isola di Santa Catalina: sparita dal suo yacht, dove si trovava insieme al marito,l’attore Robert Wagner, e a un altro collega, Christopher Walken (con cui si vociferava avesse una relazione). Il suo corpo venne ritrovato in mare il giorno dopo, non lontano da un canotto di salvataggio.
A distanza di trent’anni, la polizia ha deciso di riaprire le indagini, lo ha annunciato giovedì l’ufficio dello sceriffo della contea di Los Angeles: “Recentemente i detective della omicidi sono stati contattati da persone le quali hanno dichiarato di avere nuove informazioni sulla morte per annegamento di Natalie Wood. A causa di queste nuove informazioni la squadra omicidi ha deciso di riaprire il caso. Ma torniamo a quanto è accaduto quella sera del 28 novembre del 1981.
Natalie Wood, insieme con il marito Robert Wagner e Christopher Walken (con cui Natailie stava girando Brainstorm: Generazione elettronica) si trovavano sullo yacht di proprietà di Wagner, lo Splendour, per una gita. Erano ancorati a Isthmus Cove, un porticciolo di Catalina Island, quando la mattina del 29 novembre il cadavere della donna fu ritrovato con indosso un giaccone sopra la camicia da notte e un paio di calzini. La teoria ufficiale con cui il caso fu archiviato sosteneva che Natalie Wood fosse semplicemente scivolata in acqua, ubriaca, mentre si affacciava dal parapetto dello yacht. Ma furono in molti a valutare le conclusioni a cui era giunta la polizia, troppo affrettate. L’attrice, famosa sin da bambina, era sempre stata al centro delle cronache per le sue avventure romantiche e per la sua dipendenza dall’alcol e le teorie di suicidio iniziarono a farsi strada pian piano, così come quelle di omicidio. Anche perché una donna che si trovava su un altro yacht non lontano dallo Splendour, raccontò alla polizia che intorno alla mezzanotte di quel 28 novembre, aveva sentito una donna chiedere aiuto, finché una voce maschile non aveva risposto: “Calmati. Stiamo venendo a prenderti”. Naturalmente fu difficile dimostrare che la donna che urlava potesse essere la Wood, così la sua scomparsa fu archiviata: annegamento causato da ubriachezza.
L’11 marzo 2010 la sorella minore di Natalie, Lana, anche lei attrice, aveva avanzato una richiesta affinché le indagini fossero riaperte, ma non fu ascoltata. E adesso l’ufficio dello sceriffo della contea di Los Angeles ha annunciato la riapertura del caso sulla base di nuove informazioni trapelate durante un’intervista al capitano dello yacht di Wagner, Dennis Davern (già autore del libro Goodbye Natalie, Goodbye Splendour, proprio sulla scomparsa della Wood) durante la preparazione di uno speciale per il trentesimo anniversario della morte dell’attrice. Attorno alle dichiarazioni dell’uomo vige il più stretto riserbo, ma evidentemente sono venuti a galla nuovi dettagli su quella sera su cui le autorità vogliono far chiarezza. Chissà se le voci ufficiose secondo cui la sera della sua scomparsa la Wood avrebbe avuto un’accesa discussione con il marito a causa della presenza di Christopher Walken non vengano riconsiderate sotto un’altra luce.
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