Comic-Con 2012: il panel di Django Unchained

Di Carolina Tocci
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Si è svolto ieri durante il Comic-Con di San Diego, uno dei panel più attesi: quello di Django Unchained, la nuova pellicola scritta e diretta da Quentin Tarantino. Sul palco sono saliti il regista, il protagonista Jamie Foxx, Don Johnson, Walton Goggins, il premio oscar Christoph Waltz (che ha sfoggiato un nuovo look: capelli lunghi e barba lunga) e Kerry Washington. Grande assente, Leonardo DiCaprio. Durante il panel è stata mostrata una clip di otto minuti, appartenente alla prima metà del film che sembra sia stata molto apprezzata da chi era presente alla convention.
Ecco i video (grazie a Screen Crave):



A Tarantino è spettato l’onore di aprire la conferenza: “Sono tredici anni che ho in mente di realizzare un film di questo tipo, volevo fare un western perché adoro questo genere. L’idea iniziale era quella di uno schiavo che diventa cacciatore di taglie e inizia a dare la caccia ai bianchi. Non avrei comunque potuto mai fare nulla di più assurdo e surreale di quanto non accadesse veramente in quelle situazioni, era pazzesco quello che succedeva all’epoca. Ed era una storia perfetta per uno spaghetti western. Il mio principale obiettivo era quello di raccontare una storia ambientata nel Sud con lo schiavismo e tutto quel mondo violento. La possibilità di farlo mi intrigava perché potevo prendere un genere arcinoto come il western e trasformarlo in qualcosa di nuovo. Una delle cose più interessanti del film è che quando si parla di schiavitù è un po’ come parlare delle corporation di oggi, ma erano delle famiglie. Alcune di loro potevano avere il monopolio delle piantagioni nel Sud. Calvin Candie (il personaggio interpretato da Leonardo DiCaprio) è il proprietario di queste terre. I personaggi di contorno, il capo della casa e il capo dei gladiatori, sono come gli amministratori delegati di questa enorme corporation del passato. Loro lavorano insieme. Stephen (interpretato da Samuel L. Jackson) è sì uno schiavo ma ha in mano tutta la casa, ha cresciuto Candie come fosse suo padre; Stephen è l’unica persona che Calvin ascolta veramente. È uno schiavo ma è messo decisamente meglio rispetto degli schiavi normali”.

Jamie Foxx si è soffermato sullo script, considerato da molti eccessivo, per poi rivelare le difficoltà incontrate nel dovere affrontare il ruolo di schiavo.

“Penso che siamo tutti adulti da poter comprendere una storia simile. Tarantino è coraggioso, sappiamo che farà qualcosa di estremo e con tanto sangue. Lo script stesso era oltraggioso, ma quando abbiamo iniziato a girare ci siamo resi conto che si trattava di un grande film, con delle grandissime star. All’inizio Tarantino mi ha detto: temo che tu non possa diventare quello schiavo. Tu vivi la tua vita da celebrità, come potrai toglierti tutto questo e diventare uno schiavo, farti trasformare da me in uno schiavo? Ecco quindi che ho dovuto fare veramente i compiti per casa, togliermi tutto e diventare uno schiavo. Sentirsi chiamare negro da bambino, da parte degli adulti, è una cosa che affrontiamo tutti noi che veniamo dal Sud. Comunque leggendo lo script mi sono identificato subito. Quando un progetto funziona è perché nella storia ci sono degli elementi in parallelo con la tua vita, e così è stato con questo film”.

È stato poi il turno di Christoph Waltz, che ha parlato del suo personaggio, un cacciatore di taglie tedesco che salva Django dalla schiavitù per trasformarlo in un eroe:

“Schultz ha assolutamente bisogno di Django. Non posso spiegare il motivo, per quello dovrei raccontarvi la storia, e invece dovete andare a vedere il film! Ma tra il mio personaggio e quello di Jamie si instaura un legame diverso da quello di un tizio che salva uno schiavo. La nostra diventa una relazione unica e favolosa, che si sviluppa attraverso un’incredibile avventura. Non penso che sia una figura paterna comunque o una sorta di punto di riferimento. Per aiutarmi ad entrare nel personaggio mi sono stati raccontati alcuni dettagli sul suo passato, non presenti nel film. Lui è una sorta di fuggitivo dalla Germania”.

Dopo di lui, Walter Goggins, che mentre parla del suo personaggio non riesce a nascondere l’entusiasmo per il progetto a cui ha partecipato: “Questa è stata la migliore esperienza di tutte le fantastiche esperienze che ho avuto come un artista. Il mio personaggio, Ace Woody (che in Django Unchained si diverte a far combattere gli schiavi tra loro per puro divertimento) è un tipo spietato e dal modo in cui Quentin lo  ha costruito, questo suo lato viene mostrato attraverso ogni tipo di prospettiva. E’ un osso duro “.

Prima di lasciare la parola a Don Johnson, Tarantino si rivolge al pubblico: “Vi siete accorti che siamo riusciti ad avere sia Crockett (il personaggio interpretato da Johnson nella setrie TV Miami Vice) che Tubbs (a cui Foxx ha prestato le fattezze nel film di Miami Vice diretto nel 2006 da Michael Mann) nello stesso film?” Don Johnson, anche lui con una chioma fluente e un bel paio di baffi, ha presentato così il suo personaggio: “Mi sono sempre piaciute molto le storie degli schiavi, e mi hanno sempre appassionato. Ho letto molti libri sull’argomento. Big Daddy mi è sembrato da subito assolutamente perfetto, sapevo di poterlo rendere grandioso e fiammeggiante. Non vorrei sminuire la gravità delle azioni del mio personaggio, ma ha degli elementi divertenti e carini. Rappresenta la banalità del male”.

Django Unchained uscirà nelle sale italiane il 18 gennaio 2013.

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Carolina Tocci

Giornalista freelance e blogger, un giorno le è venuta l'idea di aprire questo sito. Scrive di cinema e gossip e nel buio di una sala cinematografica si sente a casa.

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