L’ultima sfida di Arnold Schwarzenegger

Di Carolina Tocci
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“I’ll be back” diceva da Terminator in una battuta divenuta cult. E infatti eccolo qui, un po’ arrugginito dal tempo (forse ancora più dalle sostanze assunte quando era un culturista) ma sempre in forma, Arnold Schwarzenegger è tornato al cinema da protagonista dopo una lunga parentesi politica durata dieci anni. Ad accompagnarlo, nell’ultima data del tour promozionale di The Last Stand – L’ultima sfida, la bella Jaimie Alexander (Thor, Amore e altri rimedi) e Johnny Knoxville, attore comico ideatore e protagonista del programma di culto Jackass.



The Last StandL’ultima sfida (in uscita il 31 gennaio in trecento copie) è una sorta di western moderno con tanta azione, sparatorie e inseguimenti, diretto dal regista coreano Kim Jee-Woon (Il buono, il matto, il cattivo) alla sua prima regia hollywoodiana. Così dopo il duplice cameo nel franchise del suo amico Sylvester Stallone, I Mercenari 1 e 2, vediamo Schwarzy di nuovo in azione nei panni dell’unico uomo in grado di porre fine alla rocambolesca fuga del più noto e pericoloso trafficante di droga esistente, Rodrigo Cortez (Eduardo Noriega). Questi ha organizzato la sua fuga da un convoglio del FBI (durante un’operazione capitanata da Forest Whitaker) e, scortato dal suo personale esercito, si dirige in tutta fretta verso il confine messicano. L’unico ostacolo rimasto sul suo cammino è la piccola cittadina di Sommerton, con lo sceriffo della contea Ray Owens (Schwarzenegger) e la sua squadra.

Durante la conferenza stampa di presentazione del film, che si è svolta questa mattina a Roma, Arnold Schwarzenegger ha risposto alle domande dei giornalisti in modo puntuale e dettagliato, segno che il suo impegno politico è diventato un aspetto evidente e parte integrante del suo personaggio, anche di quello cinematografico.

“Lei che ha provato entrambe le cose, si trova meglio a fare l’eroe in un film d’azione o a gestire i mille impegni di un uomo politico?“.

“In un momento così delicato nella storia degli Stati uniti per l’alto numero di stragi recentemente commesse, come si pone nei confronti di un film in cui ci sono così tante armi da fuoco?“.

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Carolina Tocci

Giornalista freelance e blogger, un giorno le è venuta l'idea di aprire questo sito. Scrive di cinema e gossip e nel buio di una sala cinematografica si sente a casa.

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