MIA Market 2019: la quinta edizione sarà dal 16 al 20 ottobre
— 2 giugno 2019Torna l’appuntamento per i leader dell’industria audiovisiva.
Doveva uscire oggi nelle sale cinesi, l’ultimo film di Quentin Tarantino, ma a causa di “problemi tecnici”, secondo quanto riportato dalle autorità locali, la programmazione ne è stata momentaneamente sospesa. Nessun commento, fino ad ora, da parte dei dirigenti della State Admionistration of Radio, Film and Television (Sarft), l’organismo incaricato di controllare e censurare i film, ma sul web i fan cinesi del regista stanno alzando un gran polverone.
La pellicola era già passata il mese scorso sotto l’esame della rigida censura cinese ed era stata bloccata perché “giudicata troppo violenta per la sensibilità dei cinesi”, tanto che Tarantino stesso aveva dovuto ritoccare alcune scene del film per permetterne l’uscita nelle sale del gigate asiatico. Zhang Miao, direttore di Sony Pictures Cina, aveva assicurato che “i tagli non avrebbero compromesso la trama in alcun modo”. Zhang ha inoltre spiegato che “lo stesso Tarantino si era dichiarato d’accordo nell’apportare delle piccole modifiche cucite su misura per un mercato così differente. Variazioni viste da lui stesso come un passo avanti e non come un compromesso. La violenza e lo spargimento di sangue sono solamente degli espedienti a servizio della tematica del film, i piccoli cambiamenti non influenzano in nessun modo l’essenza del film. Parliamo ad esempio del tono del colore del sangue reso un po’ più scuro, o dell’altezza dello zampillo di sangue un po’ più bassa. Quentin sa come apportare le modifiche ed era importante che fosse lui stesso a operare sul montaggio. Tarantino, dal canto suo, aveva dichiarato che “sarebbe stato molto spiacevole non vedere il film nei cinema cinesi”.
Insomma, i tarantiniani dagli occhi a mandorla avevano sperato che oggi avrebbero potuto finalmente vedere al cinema il film del loro idolo (per la prima volta infatti era stato dato l’ok a distribuire una pellicola del regista americano in territorio cinese) e invece, poche ore fa, il meccanismo si è inceppato di nuovo: le sale hanno cancellato la proiezione di Django Unchained nel suo primo giorno di programmazione. Altro che motivi tecnici: secondo una fonte interna all’industria cinematografica, il vero motivo di questo ulteriore alt va ricercato nelle scene di nudo contenute nel film.
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