MIA Market 2019: la quinta edizione sarà dal 16 al 20 ottobre
— 2 giugno 2019Torna l’appuntamento per i leader dell’industria audiovisiva.
Carlo Lizzani, regista, attore, sceneggiatore e critico cinematografico, circa due ore fa si è gettato dal terzo piano della palazzina dove abitava, in Prati, al centro di Roma. Sul posto attualmente ci sono polizia e il 118, chiamati dai vicini di casa. Ancora da chiarire la dinamica dell’accaduto, anche se la tesi più accreditata sembra essere il suicidio, probabilmente dovuto al periodo di depressione che il regista stava attraversando.
Circa tre anni fa, nel novembre del 2010, Mario Monicelli si era ucciso lanciandosi dal reparto di urologia dell’ospedale San Giovanni di Roma, dove era ricoverato. Un gesto che Lizzani commentò con queste parole: «Quello che ha fatto Mario nasce anche dal fatto che era un super laico, uno che voleva gestire la sua vita fino in fondo, un gesto da lucidità giovane».
Nato a Roma il 3 aprile del 1922, Lizzani era stato sceneggiatore di De Santis, Rossellini e Lattuada nel periodo neorealista. Poi il passaggio dietro la macchina da presa, nei primi anni Cinquanta, con film come Nel Mezzogiorno qualcosa è cambiato e Achtung! Banditi!, seguiti da Cronache di poveri amanti, Il processo di Verona, Banditi a Milano, Crazy Joe e Mussolini ultimo atto, del 1974. Dal 1979 al 1982 il regista romano aveva diretto la Mostra del cinema di Venezia.
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