Noi
— 4 aprile 2019Jordan Peele confeziona un horror ricco di suggestioni che valica il genere e ci costringe a guardare in faccia il nostro peggior nemico. Noi stessi.
Quando tre anni fa le sale cinematografiche di tutto il mondo si riempirono di ragazzini scalpitanti, incuriositi dalle avventure di un super cattivo col naso a punta intenzionato a rubare la luna, i produttori della Illumination Entertainment si trovarono inaspettatamente di fronte a un enorme successo al botteghino. Con un incasso di 250 milioni di dollari solo negli USA (e in Italia di più di 12 milioni di euro), Cattivissimo Me divenne nel 2010 il film d’animazione con il maggior incasso degli ultimi anni. Grazie anche all’irresistibile comicità dei Minion, i gialli aiutanti del protagonista Gru, con le loro salopette blu, gli occhialoni da operaio e il loro incomprensibile linguaggio, la Universal e la Illumination Pictures non potevano non pensare a un seguito, nel tentativo di bissare il record del primo film.
Ritroviamo quindi il perfido Gru, ormai padre modello, e le tre piccole Margot, Edith e Agnes, alle prese con la quotidianità familiare. Tra feste di compleanno e tentativi di fidanzamento, tutto sembra andare nel migliore dei modi, finché il capo della “Lega Anti Cattivi” incarica l’agente speciale Lucy di rapire Gru e portarlo nel proprio quartier generale. Sembra infatti che un super-cattivo dall’identità sconosciuta abbia rubato un potente siero mutante in grado di modificare il DNA degli esseri viventi trasformandoli in inquietanti mostri viola. Aiutato dalla sbadata Lucy, Gru dovrà identificare il cattivo e recuperare il siero.
Realizzare un sequel di un film di successo è certo un’operazione rischiosa, soprattutto, poi, se la pellicola in questione è stata letteralmente baciata dal successo. Dunque è per non rischiare troppo che Cattivissimo Me 2 segue fedelmente la linea tracciata dal primo capitolo, puntando tutto sui piccoli Minion, rendendoli i veri protagonisti della storia, il motore trainante. Le esilaranti gag dei simpatici personaggi, accompagnate dal loro strano linguaggio solo saltuariamente inframezzato da parole comprensibili come “banana”, “capo” o “mutanda”, strappano più di una risata. Eppure, sebbene la sceneggiatura presenti battute sarcastiche e spesso argute, il film sembra procedere più volte a rilento, indirizzandosi a due tipologie di pubblico ben distinte. I Minion, con le loro gag pregne di comicità slapstick, si rivolgono invevitabilmente ai più giovani, mentre le citazioni cinematografiche disseminate all’interno del film (si va da Matrix a E.T., passando per Mission: Impossible) stuzzicano la memoria cinematografica dei più grandi.
Discutibile anche la scelta di affidare, come per il primo capitolo, il doppiaggio del protagonista Gru a Max Giusti (mentre nella versione originale dietro il microfono c’è il simpatico Steve Carell), il comico romano dall’accento inconfondibile, che incrina con una voce non proprio delicatissima la ricercatezza del disegno e del personaggio. Ben più coerente con le fattezze della protagonista femminile è, invece, la voce di Arisa, che doppia la sbadata e un po’ ingenua Lucy.
Nel complesso, Cattivissimo Me 2 rimane comunque un buon prodotto d’intrattenimento, sebbene il 3D non apporti nulla di particolarmente entusiasmante (poche sono le scene che sfruttano la tridimensionalità) e il plot non riesca a sfuggire alla trappola della ripetitività.
Voto 6
Gru e i suoi pestiferi Minions sono tornati. E sono più cattivi che mai!
Jordan Peele confeziona un horror ricco di suggestioni che valica il genere e ci costringe a guardare in faccia il nostro peggior nemico. Noi stessi.
L’elefantino volante di casa Disney diventa un dolcissimo freak nelle mani di Tim Burton.
Nelle sale il profondissimo ritratto di signora di Sebastián Lelio con una Julianne Moore radiosa, che reinterpreta magistralmente il personaggio che fu di Paulina García.
Le confessioni di un serial killer in un viaggio attraverso le profonde radici del male: Lars von Trier colpisce ancora.
Clint Eastwood torna a dirigersi in un film ironico e toccante ispirato a una storia vera.
Torna l’appuntamento per i leader dell’industria audiovisiva.
L’attore protagonista dello spot che prende in giro i film sulla mafia italoamericana.
Angelo (Il cielo sopra Berlino) e demone (Hitler ne La caduta). Ci lascia un attore immenso, versatile, sensibile.
L’attore, 63 anni, era ricoverato al Policlinico di Napoli da due settimane.
Il capitolo conclusivo della trilogia di M. Night Shyamalan è il film di supereroi che non ci si aspetta.
Nelle sale la commedia criminale di Massimiliano Bruno. Un tuffo nell’Italia dell’82 tra i mondiali di calcio e la banda della Magliana.
Ecco come funziona la nuova sezione per prenotare e acquistare i biglietti del cinema attraversoil social media.
In gara per la Palma d’oro, tra gli altri, Terrence Malick, Pedro Almodóvar, i Dardenne, Marco Bellocchio e Xavier Dolan.
La rilettura del romanzo di Beppe Fenoglio ad opera dei fratelli Taviani, interpretata da Luca Marinelli sbarca alla Festa di Roma. La recensione.
Per offrirti il miglior servizio possibile il sito utilizza i cookie. Proseguendo la navigazione, ci autorizzi a memorizzare ed accedere ai cookies di questo sito web. Leggi l'informativa
The cookie settings on this website are set to "allow cookies" to give you the best browsing experience possible. If you continue to use this website without changing your cookie settings or you click "Accept" below then you are consenting to this.
Leave a reply