Netflix. Che cos’è, come funziona e soprattutto quando arriverà anche da noi

Di Carolina Tocci
Share

Avevamo già parlato di Netflix qualche mese fa, in un post sui sottotitolatori non professionisti. Ma ora torniamo sul discorso per spiegare che cos’è e che cosa offre, dato che in Italia sono ancora in pochi a saperlo.
Netflix, il colosso che ha fatto chiudere i battenti a Blockbuster, altro non è che una piattaforma che permette di vedere film e serie TV on demand. Negli States è una realtà più che collaudata che ha di fatto legalizzato lo streaming. Seguita da trenta milioni di utenti, (ma nel resto del mondo può contare su circa trentotto milioni di fruitori), Netflix offre un listino di cinquantamila titoli di prodotti audiovisivi ad un costo più che competitivo: otto dollari al mese.

Reed Hastings, Amministratore Delegato di Netflix

Inizialmente con Netflix, nata in California nel 1997 da un’idea di Reed Hastings e tramutatasi in breve da un’azienda specializzata nel noleggio di Dvd  a un colosso dello streaming digitale, si potevano rivedere solo produzioni già trasmesse in TV o al cinema.  Ma da quest’anno la piattaforma ha sfidato i network tradizionali, offrendo anche produzioni originali: è il caso della serie House Of Cards, diretta da David Fincher e interpretata da Kevin Spacey, prodotta interamente da Netflix con un budget di cento milioni di dollari, il maggiore investimento mai fatto per un prodotto pensato esclusivamente per internet.



La buona notizia è che Netflix potrebbe arrivare molto presto anche in Italia. Pochi giorni fa sul Corriere della Sera è uscito un articolo in cui si diceva che dopo Paesi Bassi, Danimarca, Norvegia, Finlandia e Irlanda, dal 2014 la lista dei paesi che potranno accedere ai servizi proposti da Netflix avrebbe incluso anche l’Italia. “Non abbiamo ancora fatto annunci in termini di apertura a nuovi mercati”, ha dichiarato al Corriere un dirigente della tv via web californiana. “Ma non possiamo escluderne l’arrivo in Italia già dalla prima metà del prossimo anno”. Se la notizia dovesse trovare conferme, il 2014 potrebbe essere davvero l’anno della svolta per quanto riguarda la fruizione dei contenuti video online.

Ted Sarandos, Chief Content Officer di Netflix

Ma non è finita, perché l’ultima provocazione del numero uno di Netflix, Ted Sarandos,  punta ancora più in alto. E precisamente alla “contemporanea” tra cinema e Video On Demand. In sostanza secondo lui un film dovrebbe uscire in Day and Date (nello stesso momento) al cinema e sul divano di casa. Durante il Film Indipendent Forum che si è tenuto nei giorni scorsi a Los Angeles, Sarandos ha dichiarato: “Gli esercenti continuano a strozzare questa innovazione. Dobbiamo entrare in questo spazio e cominciare a distribuire anche noi grandi titoli, altrimenti temo che frenando questa evoluzione i cinema finiscano non solo per uccidere la sala stessa, ma anche i film. I consumatori vogliono poter vedere i film quando desiderano e nel modo a loro più gradito. Perché non dargli questa possibilità?”. E naturalmente la replica della controparte, in questo caso giunta per bocca di John Fithian, presidente della NATO (National Association of Theatre Owners), non si è fatta attendere. “I servizi che offrono film sotto abbonamento sul web e il noleggio ultra economico di DVD e Blu-ray, sono  quelli che hanno ucciso il mercato dell’Home Video, e ora Sarandos vuole uccidere anche il cinema. L’unico business che trarrebbe vantaggio dalle uscite day and date su Netflix, è la stessa Netflix. Se Hollywood seguisse il suggerimento, non rimarrebbero molti titoli da vedere su Netflix, così come da nessun’altra parte. Dal punto di vista commerciale non ha nessun senso accelerare il passaggio verso l’anello della filiera che produce il minor valore di tutti”.

La querelle che si è scatenata sembra lontana anni luce dal trovare un compromesso che riesca a soddisfare entrambe le parti. Resta il fatto che il servizio on demand offerto da Netflix, che per pochi dollari mette a disposizione una library praticamente infinita di titoli, segna davvero un cambiamento epocale, una svolta che ha già costretto le televisioni via cavo a rivedere le loro strategie che fino a pochi anni fa non temevano rivali.

Share

Comments

About author

Carolina Tocci

Giornalista freelance e blogger, un giorno le è venuta l'idea di aprire questo sito. Scrive di cinema e gossip e nel buio di una sala cinematografica si sente a casa.

Leave a reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *

6 + 2 =

Per offrirti il miglior servizio possibile il sito utilizza i cookie. Proseguendo la navigazione, ci autorizzi a memorizzare ed accedere ai cookies di questo sito web. Leggi l'informativa

The cookie settings on this website are set to "allow cookies" to give you the best browsing experience possible. If you continue to use this website without changing your cookie settings or you click "Accept" below then you are consenting to this.

Chiudi