Bryan Singer e le accuse di molestie: ora ci si mette anche Amy Berg

Di Carolina Tocci
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Gran brutto periodo per Bryan Singer, finito in questi ultimi giorni nel bel mezzo di un processo, per il momento solo mediatico. A pochi giorni dall’uscita in sala dell’ultimo capitolo della saga che lo ha lanciato, X-Men: Giorni di un futuro passato, nei cinema dal 22 maggio, il regista americano è stato accusato di aver adescato un giovane aspirante modello e attore durante un festino in California nel 1998, costringendolo a fare sesso con lui e ad assumere cocaina. All’epoca la vittima, che risponde al nome di Michael Egan III, aveva 17 anni. Ma l’episodio non si sarebbe esaurito lì, dato che secondo quanto riportato sui documenti depositati mercoledì scorso al tribunale federale delle Hawaii, che per reati di materia sessuale non prevede la prescrizione, ci sarebbero stati altri episodi simili, consumati sempre tra il 1998 e il 1999, anche durante un viaggio nell’arcipelago.

Michael Egan III

Michael Egan III

L’avvocato di Bryan Singer, Marty Singer, sostiene che l’accusa mossa al suo assistito sia “assurda e diffamatoria” e la considera un evidente tentativo di farsi pubblicità in vista del prossimo film del regista: “Questo caso è stato presentato nel chiaro tentativo di ottenere visibilità proprio nel momento in cui il nuovo film di Bryan sta per uscire, tra poche settimane”.



Diversa, naturalmente, la versione dei legali di Egan, che sostengono invece che il ragazzo sia stato raggirato con promesse di audizioni per il cinema e ingaggi in spot pubblicitari. Pagato come attore per una società di intrattenimento digitale, in realtà sarebbe poi stato costretto ad avere rapporti intimi con uomini adulti a diverse feste frequentate da attori, registi e altri personaggi del jet set Hollywoodiano. Inoltre l’accusa ha sottolineato che, secondo quanto riportato da Egan, Bryan Singer sarebbe stato presente a quelle feste, inducendo il giovane a fare sesso, dandogli droghe e minacciandolo se avesse rifiutato le avance. “Hollywood ha un problema grave con lo sfruttamento sessuale di giovani ragazzi”, ha commentato l’avvocato di Michael Egan, che hanno chiesto come risarcimento per le accuse di stress emotivo, violenza, aggressione e violazione della privacy, una cifra pari a 300mila dollari.

Alla luce di tutto questo tram tram mediatico, è di oggi la notizia secondo cui Bryan Singer non ha intenzione di rilasciare alcuna intervista promozionale per X-Men: Giorni di un futuro passato.
Ma questo non è l’unico risvolto sul piano dell’industria: la 20th Century Fox, che ha prodotto la pellicola, ha infatti  rilasciato una dichiarazione in cui si legge: “Si tratta di accuse molto serie che verranno risolte nella sede appropriata. E’ una questione personale che Bryan Singer e i suoi legali stanno gestendo separatamente“.Mentre il canale televisivo ABC ha deciso di rimuovere il nome di Singer dagli spot pubblicitari con cui sta promuovendo Black Box, la nuova serie televisiva da lui prodotta.

Amy Berg

Sempre oggi, poi, è arrivata un’altra granata a scuotere la vicenda. Secondo quanto riportato dal Daily Mail, poi confermato anche da Variety, la documentarista Amy Berg (candidata all’Oscar nel 2006 per Liberaci dal male, documentario sugli abusi di minori avvenuti all’interno della Chiesa cattolica), avrebbe trascorso gli ultimi due anni a realizzare un documentario sugli abusi sessuali subiti da ragazzi e ragazze minorenni da parte di personaggi di spicco dell’industria cinematografica. E indovinate un po’? Michael Egan avrebbe collaborato con lei, permettendole di inserire nel doc diversi riferimenti a Bryan Singer.

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Carolina Tocci

Giornalista freelance e blogger, un giorno le è venuta l'idea di aprire questo sito. Scrive di cinema e gossip e nel buio di una sala cinematografica si sente a casa.

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