George e Amal sposi. Tutto perfetto, anche troppo

Di Carolina Tocci
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Venezia è blindata in questi giorni. Lo è da venerdì, quando George Clooney è arrivato in laguna in compagnia della sua fidanzata e futura moglie Amal Alamuddin. Anzi attuale, visto che i due il fatidico sì lo hanno già pronunciato ieri sera alle 20:00, quando si sono scambiati le promesse in una cerimonia privata all’Aman, il resort a 7 stelle che occupa palazzo Papadopoli sul Canal Grande. Subito dopo si è svolto il wedding evening party, con pochi invitati, poco più di un centinaio, tutti celeberrimi. Matt Damon e signora, Emily Blunt, Cindy Crawford con il marito (testimone di lui) Rande Gerber, Bono degli U2, Bill Murray, Ellen Barkin e la direttrice di Vogue America Anna Wintour, con il suo caschetto che pare sia rimasto liscissimo e perfetto per tutta la serata, nonostante la tristemente nota umidità veneziana che arriccerebbe i capelli a chiunque altro.



Le immagini che vedete in questo post si riferiscono alla serata di venerdì, quando George e Amal hanno festeggiato la loro ultima sera, rispettivamente da scapolo e da nubile, con amici e parenti accorsi a Venezia per l’evento.

Lei, con le sue otto damigelle e la madre, giornalista per un quotidiano arabo e lui, con gli amici e il padre Nick, giornalista e conduttore televisivo.

Ma veniamo al party nuziale, di cui non possiamo fornirvi alcuna immagine (l’esclusiva milionaria se l’è accaparrata Vogue America, ma i soldi andranno alla fondazione benefica di Clooney). Quello che è certo è che si è trattato di un evento superblindato (Il Comune di Venezia ha emanato un’ordinanza per interdire il passaggio via terra e marittimo nei dintorni del palazzo municipale), con tanto di microchip obbligatorio su una spilla da appuntare al petto per i lavoratori impegnati nella tre giorni di festeggiamenti perché fossero costantemente controllati. Ma non è tutto perché a chiunque abbia avuto a che fare con l’organizzazione delle nozze, anche in minima parte, è stato imposto di sottoscrivere un contratto pieno di clausole per tutelare la privacy degli ospiti, con penali salatissime in caso in cui dovessero trapelare delle indiscrezioni.

Amal indossava un abito bianco firmato Sarah Burton (la stilista che ha realizzato l’abito di nozze di Kate Middleton) mentre George ha optato per uno smoking di Armani. Terminati i bagordi (una cena, che ve lo diciamo a fare, da mille e una notte, con champagne che scorreva a fiumi e un iPad regalato a ogni ospite), la coppia si è ritirata in una suite dalla cui alcova si possono ammirari gli affreschi del Tiepolo sul soffitto.

Domani alle 13:00 l’altro sì, in Ca’ Farsetti, sede del Municipio, con Walter Veltroni che officerà la cerimonia. Poi Venezia tornerà alla normalità. Tutto molto bello e i nostri migliori auguri agli sposi. Con una moglie così bella, colta, impegnata, sofisticata e che ricorda un po’ Jackie Kennedy, per George non sarà difficile buttarsi in politica. E se c’è chi si commuove al coronamento in grande stile di una love story tutto sommato cotta e mangiata, non manca chi è pronto a giurare che Amal sia l’ennesima copertura per gettare nuove ombre sulla sessualità di George (dopo le storie “a scadenza” che Clooney ha avuto con Elisabetta Canalis e Stacy Keibler), quella meglio riuscita forse, ma pur sempre una copertura.

Stamattina il signor e la signora Clooney si sono concessi la loro prima uscita da marito e moglie (nella foto qui in alto), e naturalmente i fotografi non attendevano altro. Eccoli qui, in motoscafo sul Canal Grande, con i bodyguard e la capitaneria al seguito. Non sembra anche a voi di essere sul set di un blockbuster?

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Carolina Tocci

Giornalista freelance e blogger, un giorno le è venuta l'idea di aprire questo sito. Scrive di cinema e gossip e nel buio di una sala cinematografica si sente a casa.

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