«Tomas Milian e Roma sono sinonimo l’uno dell’altra. Milian ha costruito a Roma, intorno a una figura che reca in sé i tratti di quella cultura popolare romana ancora non completamente assorbita dalla società dei consumi di cui Pier Paolo Pasolini in poesia è stato il cantore più alto e Luigi Magni lo storiografo più attendibile, il maggiore successo della sua carriera, quello più duraturo, che gli ha permesso di assurgere alle dimensioni di autentica icona dell’immaginario collettivo. Roma premiando Milian omaggia l’ultimo cantore della città, un artista incomparabile, unico, che ha toccato il cuore di milioni di romani e di italiani sparsi in tutto il mondo».
Queste le parole con cui il comitato selezionatore del Festival del Film di Roma ha motivato l’assegnazione del Marc’Aurelio Acting Award alla carriera a Tomas Milian. Il premio gli verrà consegnato nel corso della serata d’apertura del 16 ottobre, da Sergio Castellitto (che ha scelto proprio Milian come interprete del suo nuovo film, Nessuno si salva da solo). L’attore sarà anche protagonista di una masterclass durante la quale incontrerà il pubblico, moderata dai membri del comitato di selezione del Festival Giona Nazzaro e Manlio Gomarasca.
“Per me è come ricevere l’Oscar. Sono supercontento e molto grato” ha commentato Milian da Miami, città in cui vive ormai da vent’anni.
Mito indiscusso del cinema popolare e di genere, tra gli interpreti più amati del poliziottesco e dello spaghetti western, Tomas Milian ha lavorato con i migliori registi italiani: è in Vamos a matar, compañeros di Sergio Corbucci, in Milano odia: la polizia non può sparare di Umberto Lenzi, ne I quattro dell’apocalisse di Lucio Fulci, in 40 gradi all’ombra del lenzuolo di Sergio Martino e ne La banda del trucido di Stelvio Massi. Nel 1976 arriva il personaggio del Monnezza, che nasce ufficialmente in Il trucido e lo sbirro di Umberto Lenzi. Corteggiato da autori internazionali, ritroviamo Milian al fianco di Dennis Hopper in Fuga da Hollywood, di Claude Chabrol in Pazzi borghesi, di Abel Ferrara in Oltre ogni rischio, di Tony Scott in Revenge, di Sidney Pollack in Havana, di Oliver Stone in JFK, di Steven Soderbergh in Traffic e di Steven Spielberg in Amistad.
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