Mancano ormai poche ore alla 72esima edizione dei Golden Globe, i premi della Hollywood Foreign Press Association che saranno consegnati questa notte alle 2:00 ora italiana al Beverly Hilton Hotel di Los Angeles. A condurre la cerimonia, trasmessa dalla NBC, tornano per la terza volta le comiche Tina Fey e Amy Poehler.
Dopo la debacle del sito ufficiale dei Golden Globe, sul quale ieri hanno campeggiato per qualche minuto i titoli di due film dati come vincitori, ovvero Selma e Into the Woods e l’immediata spiegazione della Hollywood Foreign Press Association (pare sia stata una svista della società che gesisce il portale, intenta a fare delle prove in vista dell’annuncio dei vincitori ufficiali), si riparte da zero e la domanda è sempre la stessa: chi vincerà?
In testa alla corsa come Miglior Film Drammatico dell’anno c’è Boyhood di Richard LInklater con cinque candidature, che dovrà vedersela con Foxcatcher di Bennett Miller, con The Imitation Game di Morten Tyldum e con La teoria del tutto di James Marsh. Ma anche con Selma – La strada per la libertà, pellicola diretta da Ava DuVernay che racconta la storia della marcia del 1965 guidata da Martin Luther King in Alabama per i diritti dei neri. Il film prodotto da Oprah Winfrey e Brad Pitt, che da noi arriverà il 12 febbraio, detiene già un record, quello del 98% di recensioni positive su Rotten Tomatoes.
Il premio alla Miglior Regia se lo giocheranno senza se e senza ma Linklater e Iñárritu mentre quello per la Migliore Sceneggiatura è ancora da vedere: sfida apertissima tra Birdman, il cui script è stato firmato da Alejandro González Iñárritu, Nicolás Giacobone, Alexander Dinelaris e Armando Bo, Wes Anderson per Grand Budapest Hotel e Gillian Flynn per Gone Girl, che ha adattato per lo schermo il suo romanzo, L’amore bugiardo.
Passando agli attori protagonisti, la gara sarà molto probabilmente tra Eddie Redmayne, che interpreta il fisico Stephen Hawking ne La teoria del tutto, e Benedict Cumberbatch, nel ruolo del matematico gay Alan Turing in The Imitation Game (gli altri concorrenti sono Steve Carell per Foxcatcher, Jake Gyllenhaal per Lo sciacallo – Nightcrawler e David Oyelowo di Selma). Il premio alla Miglior Attrice Drammatica invece è tutto ancora da giocare: se la vedranno la Julianne Moore malata di Alzheimer di Still Alice, una Jennifer Aniston particolarmente intensa in Cake, la rivelazione Rosamunde Pike, protagonista di Gone Girl di David Fincher, Reese Witherspoon per Wild e Felicity Jones per La teoria del tutto.
Il globo per la Commedia dell’anno sono in molti ad averla già messo in tasca ad Alejandro González Iñárritu per Birdman. I rivali sono Grand Budapest Hotel, Into The Woods, St. Vincent e Pride. Anche il premio al Miglior Attore in un Musical o Commedia sembra già essere stato meritatamente assegnato: al sorprendente Michael Keaton di Birdman. Tra le attrici in un Musical o Commedia invece fare pronostici risulta un po’ più azzardato: c’è ancora una volta Julianne Moore, ma per il film di David Cronenberg Maps to the Stars, c’è Amy Adams per Big Eyes, la Emily Blunt di Into The Woods, Dame Helen Mirren per The Hundred Foot Journey e la giovanissima Quvenzhané Wallis, già candidata all’Oscar per nel 2013 per Re della terra selvaggia, per il musical Annie.
E domani, su Movielicious, troverete tutto, ma proprio tutto, sulla premiazione di stanotte e sul red carpet che precederà la cerimonia.
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