MIA Market 2019: la quinta edizione sarà dal 16 al 20 ottobre
— 2 giugno 2019Torna l’appuntamento per i leader dell’industria audiovisiva.
Si è conclusa da poco la cerimonia di premiazione della 72esima edizione dei Golden Globe, premi assegnati dalla stampa estera a Hollywood. E’ stata una serata all’insegna dell’intrattenimento, ma anche dell’attualità e di grande solidarietà nei confronti delle vittime degli attentati di Parigi. Numerosi sono stati i divi che hanno sfilato sul tappeto rosso con cartelli, spillette o altri accessori che riportavano ben in vista la scritta “Je suis Charlie”.
Molto serrata la conduzione Tina Fey e Amy Poehler, che hanno portato avanti lo show con il solito ritmo ben sostenuto, inframezzandolo con diversi sketch nei quali hanno tirato in mezzo tanto la Corea del Nord e il film The Interview, quanto le recenti accuse di violenza sessuale a Bill Cosby.
I riconoscimenti più importanti sono andati al film drammatico di Richard Linklater Boyhood (Miglior Film Drammatico, Miglior Regista e Migliore Attrice non Protagonista) e alla commedia di Wes Anderson The Grand Budapest Hotel. Battuto su tutti i fronti Selma – La strada per la libertà, che si è dovuto consolare con un magro premio per la Migliore Canzone originale.
Ma il grande sconfitto della serata è il Birdman di Alejandro González Iñárritu: con il più alto numero di candidature, sette, è riuscito a portare a casa solo due riconoscimenti, quello a Michael Keaton come Miglior Protagonista in una Commedia o Musical e quello alla Migliore Sceneggiatura. A Amy Adams è andato invece il globo per la Migliore Interpretazione Femminile in una Commedia per Big Eyes e a Julianne Moore il riconoscimento per la Migliore Interpretazione Femminile in un Film Drammatico per Still Alice.
Come da copione, a George Clooney è andato il premio alla carriera Cecil B. DeMille, che l’attore e regista ha dedicato a sua moglie Amal Alamuddin, con un discorso particolarmente romantico:
“Il mio 2014 è stato davvero stupendo nonostante le critiche ricevute dal mio ultimo film, Monuments Men. E lo è stato anche perché sono sempre stato per il carpe diem, per cogliere l’attimo e le occasioni quando mi si presentavano davanti. Ma a cinquantatré anni ho scoperto la bellezza di avere al mio fianco qualcuno da amare e che ti ami allo stesso modo, che abbracci completamente la tua vita, anche se, appunto, hai cinquantatré anni. Amal, non potrei essere più fiero di essere tuo marito!”
La lista completa dei vincitori nella categoria cinema
Miglior film drammatico
Boyhood di Richard Linklater
Miglior regia
Richard Linklater – Boyhood
Migliore attrice protagonista (in un film drammatico)
Julianne Moore – Still Alice
Migliore attore protagonista (in un film drammatico)
Eddie Redmayne – La teoria del tutto
Miglior film (commedia o musical)
The Grand Budapest Hotel di Wes Anderson
Migliore attrice protagonista (commedia o musical)
Amy Adams – Big Eyes
Migliore attore protagonista (commedia o musical)
Michael Keaton – Birdman
Migliore attrice non protagonista
Patricia Arquette – Boyhood
Migliore attore non protagonista
J.K. Simmons – Whiplash
Migliore sceneggiatura
Alexander Dinerlaris, Alejandro González Iñárritu, Nicolás Giacobone, Armando Bo – Birdman
Miglior film d’animazione
Dragon Trainer 2 (DreamWorks Animation LLC; Twentieth Century Fox)
Miglior film in lingua straniera
Leviathan di Andrey Zvyagintsev (Russia)
Migliore canzone originale
Glory di John Legend, Common – Selma – La strada per la libertà
Migliore colonna sonora originale
Jóhann Jóhannsson – La teoria del tutto
Giornalista freelance e blogger, un giorno le è venuta l'idea di aprire questo sito. Scrive di cinema e gossip e nel buio di una sala cinematografica si sente a casa.
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