Il Nuovo Cinema Aquila, la multisala del quartiere Prenestino caratterizzata da una programmazione di qualità e diventata negli ultimi anni uno dei simboli della capitale della cinefilia indipendente, rischia di scomparire per sempre, almeno per come la conosciamo. Sequestrato alla Banda della Magliana nel 2004 e inserito in un progetto di ristrutturazione e riqualificazione, il cinema nel centro del quartiere Pigneto è gestito dal 2008 dal consorzio Sol.Co., che in questi anni ha lavorato attivamente per trasformare la struttura in un punto di riferimento nel settore, organizzando festival ed eventi e proponendo una programmazione di qualità. Due sale e una programmazione “diversa”, che ha ospitato prime visioni, rassegne di film, documentari e corti, dando la possibilità agli esordienti o a pellicole fuori dal circuito commerciale e della grande distribuzione di arrivare al pubblico.
Il Comune di Roma ha recentemente notificato la revoca della concessione, contestando alla Sol.Co. la sub-concessione ad una cooperativa che lavora all’interno del consorzio stesso. Con l’atto, viene imposto lo sgombero entro il 9 giugno, cosa che prevede il licenziamento di tutto il personale, con ben tre anni di anticipo sul contratto.
Ad informare spettatori e stampa dell’accaduto è lo stesso direttore del cinema Fabio Meloni, con un comunicato in cui vengono spiegati i motivi della mobilitazione dei lavoratori del cinema e viene indetta una raccolta firme diretta al sindaco di Roma Ignazio Marino, con la quale si chiede:
“la tutela e la continuità dei posti di lavoro; la conferma dei criteri presenti nel bando del 2004; la tutela dell’autonomia e dell’indipendenza politica della programmazione e delle attività svolte (così come è stato fino ad oggi); il riconoscimento pubblico da parte dell’amministrazione comunale del valore e della qualità delle attività realizzate durante questi sette anni”.
L’assessore capitolino Giovanna Marinelli ci tiene invece a sottolineare che:
“Il nuovo bando per la gestione del Cinema Aquila sarà destinato alle cooperative sociali, così come lo era quello originario. Questo ci permette di affrontare la necessaria continuità occupazionale dei lavoratori coinvolti, nel pieno rispetto degli indirizzi che la legge prevede per i beni confiscati alla mafia. È il risultato di un percorso comune con il municipio V che ha come obiettivo la salvaguardia di un progetto culturale così profondamente radicato nel territorio cittadino e che le difformità riscontrate sul piano amministrativo stava mettendo a rischio“.
Intanto domani, giovedì 7 maggio alle ore 12.00 è prevista una conferenza stampa presso la Sala Magnani del Nuovo Cinema, nella quale verranno spiegati tutti i dettagli della vicenda dal punto di vista dell’attuale gestione.
FIRMATE LA PETIZIONE PER NON FAR SPEZZARE LE ALI AL NUOVO CINEMA AQUILA
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