Lo aspettavano tutti al varco questo Love, ultima fatica del controverso regista argentino Gaspar Noè (Enter the Void, Irreversible), proiettato a Cannes a mezzanotte inoltrata, fuori concorso, film che aveva dato scandalo ancor prima di essere presentato. La storia di un triangolo amoroso (con Karl Glusman, Aomi Muyock e Klara Kristin ai vertici) narrata tra flashback e immagini del presente e senza lesinamenti in quanto a scene erotiche, sembra essersi rivelata, però, più innocua del previsto. Sullo schermo, attori lanciatissimi che si sono prestati alle insolite richieste del regista che non ha utilizzato controfigure e un 3D funzionale più che altro ad un’unica scena (un’eiaculazione in primissimo piano che sembra abbia destato non poche risate in sala). L’autore lo ha definito un mélo ma chi ha avuto modo di vederlo ha sentenziato che ci sono troppi dialoghi e una trama eccessivamente sviluppata per essere un hardcore, prerogativa che allo stesso tempo allontana Love anni luce dall’essere un melodramma. Altri “fortunati”, riusciti ad entrare in sala dopo una fila di mezzo chilometro, che a tarda notte e dopo una giornata intera di Festival alle spalle non è esattamente una passeggiata, sembrano aver invece apprezzato questo aspetto, in grado di tirare fuori il lato più doloroso e ossessivo dell’amore.
Per farvi un’idea del film, in attesa di capire se in Italia avrà una distribuzione, ecco il trailer ufficiale, tutto sommato piuttosto castigato.
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