Noi
— 4 aprile 2019Jordan Peele confeziona un horror ricco di suggestioni che valica il genere e ci costringe a guardare in faccia il nostro peggior nemico. Noi stessi.
A due anni di distanza da Viaggio sola, Maria Sole Tognazzi torna a lavorare con Margherita Buy, questa volta affiancata da Sabrina Ferilli, in un film che, per la prima volta nellla storia del nostro cinema, si concentra esclusivamente su una storia d’amore tra due donne. Scegliendo di raccontare l’intimità, anziché soffermarsi sul lato erotico della coppia, la Tognazzi apre una strada nuova e ancora inesplorata che, pur seguendo le linee della commedia sentimentale di stampo classico, arricchisce di spunti e sfumature il genere. La riuscita di Io e lei è legata a doppio filo a questa illuminata scelta di fondo che ridimensiona la sfera passionale in favore di quella emotiva nel mettere in scena l’amore tra Federica (Buy) e Marina (Ferilli), come qualcosa di naturale e del tutto consueto.
E’ interessante vedere come Maria Sole Tognazzi nei suoi lavori si diverta a giocare con ruoli e cliché: in Viaggio sola l’ispettrice alberghiera Buy incarnava il paradigma della modernità femminile, mostrando un lato delle donne piuttosto maschile, mentre ne L’uomo che ama Pierfrancesco Favino interpretava un personaggio profondamente fragile, che reagiva all’abbandono con un dolore che, almeno nell’immaginario collettivo e sullo schermo, viene solitamente attribuito al gentil sesso. Tutte scelte che portano lo spettatore a riflettere sull’insensatezza della netta distinzione tra i generi e sull’educazione alla diversità, ancora tanto in voga. Con Io e lei la regista sembra voler arricchire questo concetto, sviluppandolo ulteriormante sul piano socio-cultural-romantico, limitandosi a disegnare la naturale intimità tra due persone che si vogliono bene e portano avanti la loro vita insieme, tra alti e bassi.
Nella storia tra Marina, lesbica dichiarata, ex attrice e imprenditrice di successo e Federica, timida e riservata, con un matrimonio alle spalle e le idee ancora poco chiare, a catturare l’attezione è la spontaneità con cui vengono raccontate delle dinamiche altrove etichettate come “diverse”. In Io e lei non accade nulla di sconcio o di scandaloso, la sceneggiatura, scritta dalla stessa Tognazzi insieme a Francesca Marciano e Ivan Cotroneo, funziona proprio perché incarna il modo giusto di declinare una storia d’amore fra due donne in un contesto socioculturale ancora piuttosto indietro per quanto riguarda il riconoscimento dei diritti civili, come quello italiano. In quest’ottica, la delicatezza di uno script che pone la questione in punta di piedi e senza imposizioni o forzature di sorta, si dimostra vincente, esattamente come la scelta delle due protagoniste che, nonostante vengano rinchiuse in inquadrature eccessivamente televisive e prive di quel respiro che una storia del genere meriterebbe, riescono a caratterizzare al meglio (la Ferilli un po’ meno nelle scene drammatiche) due personaggi schietti e verosimili, di cui il cinema italiano sentiva il bisogno.
Voto 6,5
Giornalista freelance e blogger, un giorno le è venuta l'idea di aprire questo sito. Scrive di cinema e gossip e nel buio di una sala cinematografica si sente a casa.
Margherita Buy e Sabrina Ferilli luminose protagoniste della riuscita commedia sentimentale di Maria Sole Tognazzi.
Jordan Peele confeziona un horror ricco di suggestioni che valica il genere e ci costringe a guardare in faccia il nostro peggior nemico. Noi stessi.
L’elefantino volante di casa Disney diventa un dolcissimo freak nelle mani di Tim Burton.
Nelle sale il profondissimo ritratto di signora di Sebastián Lelio con una Julianne Moore radiosa, che reinterpreta magistralmente il personaggio che fu di Paulina García.
Le confessioni di un serial killer in un viaggio attraverso le profonde radici del male: Lars von Trier colpisce ancora.
Clint Eastwood torna a dirigersi in un film ironico e toccante ispirato a una storia vera.
Torna l’appuntamento per i leader dell’industria audiovisiva.
L’attore protagonista dello spot che prende in giro i film sulla mafia italoamericana.
Angelo (Il cielo sopra Berlino) e demone (Hitler ne La caduta). Ci lascia un attore immenso, versatile, sensibile.
L’attore, 63 anni, era ricoverato al Policlinico di Napoli da due settimane.
Il capitolo conclusivo della trilogia di M. Night Shyamalan è il film di supereroi che non ci si aspetta.
Nelle sale la commedia criminale di Massimiliano Bruno. Un tuffo nell’Italia dell’82 tra i mondiali di calcio e la banda della Magliana.
Ecco come funziona la nuova sezione per prenotare e acquistare i biglietti del cinema attraversoil social media.
In gara per la Palma d’oro, tra gli altri, Terrence Malick, Pedro Almodóvar, i Dardenne, Marco Bellocchio e Xavier Dolan.
La rilettura del romanzo di Beppe Fenoglio ad opera dei fratelli Taviani, interpretata da Luca Marinelli sbarca alla Festa di Roma. La recensione.
Per offrirti il miglior servizio possibile il sito utilizza i cookie. Proseguendo la navigazione, ci autorizzi a memorizzare ed accedere ai cookies di questo sito web. Leggi l'informativa
The cookie settings on this website are set to "allow cookies" to give you the best browsing experience possible. If you continue to use this website without changing your cookie settings or you click "Accept" below then you are consenting to this.
Leave a reply