Scene da un matrimonio hollywoodiano: l’incontro con Joel Coen e Frances McDormand

Di Carolina Tocci
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Coppia sul set e anche nella vita privata, Joel Coen e Frances McDormand sono stati protagonisti oggi alla Festa del Cinema di Roma 2015 del primo appuntamento di Incontri ravvicinati, uno spazio dedicato a registi, attori e altre personalità del mondo della cultura. Disponibili e alla mano, il regista e l’attrice sono arrivati direttamente da New York per raccontare la loro esperienza di coppia collaudata che lavora insieme ormai da molti anni. E’ evidente sin dal primo momento che dei due è la McDormand la più chiacchierona,  mentre Joel si limita ad annuire o a storcere il naso su quanto la moglie ha da dire.

Come e quando è nata la vostra storia?
JC: “Ci siamo incontrati in una sala conferenze a New York mentre facevamo i provini per Blood Simple (prima regia di Joel). Lei arrivò molto tardi. La sua parte stava per andare ad Holly Hunter, ma lei ha rifiutato per un lavoro teatrale e ha mandato al suo posto la compagna di stanza che all’epoca era Frances”.



Ci raccontate qualcosa del periodo in cui convivevate nella stessa cosa, a Los Angeles, con altri artisti e amici come Sam Raimi e Kathy Bates?
FMD Si è molto favoleggiato su questa casa, ma in realtà abitavamo tutti lì semplicemente perché non eravamo ricchi e non potevamo permetterci una casa tutta nostra. Comunque è tutto vero. Con noi c’era anche Ethan (Coen).

Siete insieme da oltre trent’anni, potete svelarci il segreto per un buon matrimonio e come gestite il fattore gelosia?
FMD: “Avere sempre qualcosa di interessante da raccontarsi. Le nostre vite professionali sono piuttosto autonome, così, quando ci incontriamo, abbiamo sempre molte cose di cui parlare. Per quanto riguarda la seconda parte della domanda, più che gelosia, direi che a volte ho provato una certa invidia per il potere che ha Joel. Non deve aspettare che qualcuno gli dia un lavoro, piuttosto forse che qualcuno gli dia i soldi per girare un film. Io invece devo sempre aspettare che qualcuno mi offra un ruolo. Ora che sono produttrice, però, vedo le cose in modo diverso”.

Le prime due puntate della seconda stagione di Fargo verranno presentate qui al festival mercoledì 21 ottobre. Qual è la vostra opinione riguardo alle serie TV?
FMD: “Beh, con la serie Fargo noi non abbiamo niente a che vedere. Ma per me la TV moderna equivale a molte più possibilità di lavorare. Naturalmente parlo da attrice. Più produzioni, più ruoli disponibili, più ruoli per noi donne, che possiamo dar vita a figure femminili complesse in storie che durano non più un’ora e mezza, ma quattro. Come è successo a me con Olive Kitteridge. E poi il lavoro in televisione è più stabile. E anche questo è un vantaggio. Credo che sia tutta una questione di qualità. Cinema o tv, il formato conta fino a un certo punto”.
JC: “Io la penso in modo molto diverso… Semplicemente perché non guardo la TV. Niente di personale, ma preferisco il grande schermo, per quanto l’Home Cinema stia diventando sempre più sofisticato. Diciamo che guardare Lawrence d’Arabia su un iPhone non fa per me, non mi interessa”.

Che cosa potete dirci di Ave Cesare!? Anche per quel film avete lavorato insieme
JC: “Già, insieme anche lì… E’ un film che guarda al passato e al modo di fare cinema del passato, parla di uno studio hollywoodiano nel 1951 e di come si producevano i film a quei tempi”.

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Carolina Tocci

Giornalista freelance e blogger, un giorno le è venuta l'idea di aprire questo sito. Scrive di cinema e gossip e nel buio di una sala cinematografica si sente a casa.

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