MIA Market 2019: la quinta edizione sarà dal 16 al 20 ottobre
— 2 giugno 2019Torna l’appuntamento per i leader dell’industria audiovisiva.
Roman Polanski non può essere estradato negli Usa, lo ha stabilito la corte di Cracovia. Il regista è ricercato negli Stati Uniti con l’accusa di aver stuprato nel 1977 la allora 13enne Samantha Gailey. Secondo la legge in vigore in Polonia, l’ultima parola spetta al ministro della giustizia di Varsavia. La coalizione che ha appena vinto le elezioni si era detta favorevole all’estradizione del regista e ne aveva fatto un punto della campagna elettorale. I legali di Roman Polanski, 83 anni, hanno sostenuto che la richiesta di estradizione delle autorità americane avesse vizi di forma e non tenesse in considerazione i 42 giorni trascorsi dal regista in carcere nel 1977, dopo l’ammissione e la successiva condanna.
La richiesta di estradizione è partita un anno fa dopo che la presenza del regista fu notata durante l’inaugurazione del Museo della storia degli ebrei in Polonia a Varsavia. Sulla testa del regista Premio Oscar per Il pianista nel 2003, pesa un mandato internazionale dell’Interpol in 188 paesi, dal quale sono esclusi Francia e Polonia, Paesi di cui è cittadino, e la Svizzera. Proprio la confederazione elvetica, nel 2010, negò l’estradizione del regista, arrestato un anno prima a Zurigo. Anche in quel caso non si procedette per un vizio di forma. La decisione della Corte di Cracovia non è definitiva e può essere sottoposta ad appello, che va richiesto entro 7 giorni.
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