La vigilia di Natale, il giorno che ha preceduto l’arrivo nelle sale americane di The Hateful Eight in pellicola 70mm in alcune sale del paese, Quentin Tarantino, regista del film, ha voluto intrattenere il pubblico con una discussione sul futuro del cinema e sul ruolo che la pellicola può ancora avere, nonostante la maggior parte dei film ormai vengano girati in digitale.
Con lui c’era anche Paul Thomas Anderson, sei volte candidato al Premio Oscar, anch’egli tenace sostenitore della pellicola (The Master è stato girato in parte con pellicola 35mm e in parte con pellicola 65mm) e a moderare l’incontro c’era Pete Hammond di Deadline.
The Hateful Eight, che da noi arriverà il 4 febbraio, è stato il primo film dopo Khartoum nel 1966 a utilizzare la pellicola Ultra Panavision 70: «Questa potrebbe essere l’ultimo baluardo delle pellicole. Potrebbe essere l’ultima notte nell’arena per una pellicola» ha detto Tarantino, che con il suo ultimo film ha voluto a tutti i costi esaltare la qualità di questo “vecchio” formato, tanto da inserire nella versione in 70mm delle scene aggiuntive proprio per ringraziare chi ha scelto di vedere la sua ultima fatica in un formato desueto.
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