Clint Eastwood vanta da sempre una fede repubblicana piuttosto inossidabile, ma le recenti dichiarazioni del regista alla rivista Esquire sul suo pensiero politico sono state piuttosto nette e hanno già sollevato un polverone. Secondo Eastwood Donald Trump, attualmente, rappresenta l’unica soluzione per contrastare quella che definisce una ‘pussy generation‘ (generazione di fighette), che cammina in punta di piedi e per la quale non si può esprimere un pensiero con libertà.
“Questa generazione di femminucce deve smetterla con queste st…..te sul razzismo di Donald Trump”...“Trump ha capito che segretamente tutti noi ormai siamo stanchi di questo politicamente corretto. Viviamo davvero in una generazione di femminucce. Tutti che camminano in punta di piedi. Vediamo continuamente persone che accusano altre di essere razziste e roba del genere. Quando ero giovane io, quelle cose non venivano definite razziste”.
“Il mio non è un endorsement, non appoggio nessun candidato né ho parlato con Trump. Penso solo che Trump dica semplicemente quello che pensa. Certo, non sempre sono d’accordo con lui“…
Al regista 86enne, che ha definito “noiosa” l’attuale campagna alla presidenza, con la chiarezza che da sempre lo contraddistingue, è stato chiesto anche un parere su Hillary Clinton e su chi voterà alle prossime elezioni. Ecco le sue risposte:
“Che dire? La Clinton sarebbe una voce impegnativa da ascoltare per quattro anni. Potrebbe essere impegnativa. Chi voterei? È difficile, lo so. Ma voterei Trump. Fosse solo perché la Clinton ha dichiarato che seguirà le orme di Obama“.
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