Noi
— 4 aprile 2019Jordan Peele confeziona un horror ricco di suggestioni che valica il genere e ci costringe a guardare in faccia il nostro peggior nemico. Noi stessi.
Tommaso
Di Andrea Bosco 6 settembre 2016
C’è voluto un decennio netto dall’esordio registico di Anche libero va bene e dal suo inatteso trionfo per portare Kim Rossi Stuart a stendere il bilancio di una carriera fortunatissima ed eclettica costellata di riconoscimenti ed evoluzioni, un irresistibile percorso in crescendo che ha portato l’imberbe ragazzo dal kimono d’oro all’affermazione definitiva fra palcoscenico e cinema d’essai.
Dopo tre anni di relativa inattività e di semiritiro a vita privata, l’interprete romano decide di mettersi a nudo con le velleità autobiografiche di Tommaso, annoverando in prima persona un catalogo di paure, idiosincrasie e difficoltà intime e professionali cercando di esorcizzarle con il tono trasparente e schietto della confessione: il risultato, però, al di là dell’audacia e della buona fede, è uno sfrontato e incontrollato atto di narcisismo ai confini del suicidio artistico e umano con cui, consciamente o meno, Rossi Stuart si espone costantemente agli strali del ridicolo involontario e dell’irricevibilità, prodigandosi in una sorta di imitazione dei tic morettiani di Sogni d’oro privati della loro imprescindibile componente autoironica e del modello impossibile del labirintico immaginario femminile felliniano, di cui Rossi Stuart finisce solo per replicare il fondo misogino dimenticandosi di tutto il resto.
Si passa così attraverso un caravanserraglio di situazioni che oscillano fra il penoso (gli sbraiti del protagonista, che culminano in quel “sono un criceto” urlato a pieni polmoni già diventato cult), il pretenzioso (l’allucinazione durante il coma del prefinale, che risolve in una botta sola complesso materno negativo e ricerca del bambino interiore con una serie di simbolismi sfrenati) e l’imbarazzante (i degradanti incontri erotici con la giovane Sonia), trasformando un tentativo di autoanalisi in un risibile soliloquio sui massimi sistemi – la donna, la coppia, la famiglia, la vecchiaia, e via così – di cui lo stesso Rossi Stuart sembra essere l’unico possibile destinatario interessato, un discorso tanto chiuso e avvolto su se stesso da rasentare l’autismo.
Una spropositata catastrofe, inclassificabile tanto sul piano della scrittura, innaturale fino al nonsense, quanto su quello della messinscena, sciatta, sgraziata e sbrindellata come la peggior fiction, che rischia di gettare l’autore in un abisso profondissimo di indifferenza e isolamento.
Voto 2
Comments
Leggi le ultime recensioni
-
-
Dumbo
— 28 marzo 2019L’elefantino volante di casa Disney diventa un dolcissimo freak nelle mani di Tim Burton.
-
Gloria Bell
— 7 marzo 2019Nelle sale il profondissimo ritratto di signora di Sebastián Lelio con una Julianne Moore radiosa, che reinterpreta magistralmente il personaggio che fu di Paulina García.
-
La casa di Jack
— 28 febbraio 2019Le confessioni di un serial killer in un viaggio attraverso le profonde radici del male: Lars von Trier colpisce ancora.
-
Il corriere – The Mule
— 7 febbraio 2019Clint Eastwood torna a dirigersi in un film ironico e toccante ispirato a una storia vera.
Ti potrebbe interessare anche
-
News
-
MIA Market 2019: la quinta edizione sarà dal 16 al 20 ottobre
— 2 giugno 2019Torna l’appuntamento per i leader dell’industria audiovisiva.
-
Bob De Niro testimonial per una marca di bagel
— 27 maggio 2019L’attore protagonista dello spot che prende in giro i film sulla mafia italoamericana.
-
-
Gossip
-
Addio a Bruno Ganz
— 16 febbraio 2019Angelo (Il cielo sopra Berlino) e demone (Hitler ne La caduta). Ci lascia un attore immenso, versatile, sensibile.
-
Addio a Ennio Fantastichini
— 1 dicembre 2018L’attore, 63 anni, era ricoverato al Policlinico di Napoli da due settimane.
-
-
Recensioni
-
Glass
— 17 gennaio 2019Il capitolo conclusivo della trilogia di M. Night Shyamalan è il film di supereroi che non ci si aspetta.
-
Non ci resta che il crimine
— 10 gennaio 2019Nelle sale la commedia criminale di Massimiliano Bruno. Un tuffo nell’Italia dell’82 tra i mondiali di calcio e la banda della Magliana.
-
-
Special
-
Facebook film sbarca in Italia
— 3 giugno 2019Ecco come funziona la nuova sezione per prenotare e acquistare i biglietti del cinema attraversoil social media.
-
Cannes 72, svelati i titoli del Festival
— 18 aprile 2019In gara per la Palma d’oro, tra gli altri, Terrence Malick, Pedro Almodóvar, i Dardenne, Marco Bellocchio e Xavier Dolan.
-
-
Festival
-
Una questione privata
— 27 ottobre 2017La rilettura del romanzo di Beppe Fenoglio ad opera dei fratelli Taviani, interpretata da Luca Marinelli sbarca alla Festa di Roma. La recensione.
-
-
Leave a reply