Berlino: l’Orso d’oro alla carriera a Milena Canonero

Di Redazione
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Alla 67° edizione della Berlinale, che si svolgerà dal 9 al 19 febbraio,  sarà consegnato l’Orso d’oro alla carriera alla costumista italiana Milena Canonero, già vincitrice di quattro Oscar. È stato annunciato ieri alla conferenza stampa di presentazione del festival.

Di abiti la Canonero ne ha realizzati molti e a chi gli chiede quale sia quello perfetto risponde: “Quello che sa cristallizzare un’immagine forte di un film e lasciarla impressa a lungo nella memoria“. Nata a Torino. Dopo aver compiuto gli studi di storia e arte del costume a Genova, si trasferisce a Londra dove ha l’opportunità di incontrare personalità del cinema e del teatro. Il suo primo lavoro sarà per uno spot pubblicitario di Hugh Hudson. Incontra Stanley Kubrick e sua moglie Christiane attraverso il giornalista Riccardo Aragno grande amico della famiglia Kubrick, che in seguito le offre il primo incarico da costumista per Arancia meccanica. I costumi realizzati per l’occasione dei ‘Drughi’ li ritiene i più semplici che abbia mai realizzato “ancora oggi li trovo giusti e non datati”, ha commentato.
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1976, una giovanissima Canonero ritira il suo primo Oscar per Barry Lyndon

E ancora Kubrick le affida le stesse mansioni per Barry Lyndon, per cui si aggiudica l’Oscar insieme a Ulla-Britt Soderlund. Hugh Hudson le affida i costumi di Momenti di gloria, storia di due atleti ambientata negli anni venti. Il suo lavoro aiuta il film a trascendere dall’ordinario e le regala il suo secondo Oscar. Viene nominata dall’Academy altre cinque volte, per film come La mia Africa, Dick Tracy, Tucker – Un uomo e il suo sogno, Titus, L’intrigo della collana. Nel 2007 viene premiata ancora una volta con l’Academy Award per Marie Antoinette di Sofia Coppola. Nello stesso anno lavora ai costumi per “I Viceré” di Roberto Faenza e Il treno per il Darjeeling di Wes Anderson. Nel 2010 collabora con Joe Johnston per Wolfman. Nel 2015 vince il quarto Academy Award per il film di Wes Anderson Grand Budapest Hotel, la sua nona nomination.



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