MIA Market 2019: la quinta edizione sarà dal 16 al 20 ottobre
— 2 giugno 2019Torna l’appuntamento per i leader dell’industria audiovisiva.
Scheda
(Id., USA 2017)
Uscita: –
Regia: David Gordon Green
Con: Jake Gyllenhaal, Tatiana Maslany, Miranda Richardson, Clancy Brown
Durata: 1 ora e 56 minuti
Distribuito da: 01 Distribution
Solo pochi mesi fa il notevole Boston – Caccia all’uomo di Peter Berg riportava alla mente (e soprattutto agli occhi) il tragico attentato esplosivo che, il 15 aprile del 2013, funestò la città di Boston durante la sua maratona annuale.
Se il film di Berg si concentrava sulla dimensione macro dell’evento – inclusa la concitata caccia all’uomo che portò all’arresto di entrambi i terroristi – Stronger approccia la faccenda dal versante più emotivo, puntando la macchina da presa su uno solo dei 260 spettatori della gara rimasti feriti quel giorno: Jeff Bauman (Jake Gyllenhaal).
Un ragazzo semplice che, nel tentativo di riconquistare l’ex fidanzata Erin (Tatiana Maslany), realizza uno striscione e va a fare il tifo per lei all’arrivo della maratona. Bastano pochi istanti perché quel giorno di festa si trasformi in inferno e Jeff si risvegli in un letto di ospedale senza più le gambe. Da lì in avanti il giovane inizia un cammino irto di ostacoli per superare le ovvie difficoltà che la sua nuova condizione comporta. Lo aiutano un’ironia beffarda dietro cui mascherare – o almeno provarci – i momenti di disperazione e l’amore per Erin.
Se la parabola dell’uomo qualunque ricade nel più classico dei canovacci da caduta e risalita, il retaggio mumblecore di David Gordon Green è utile a stemperare certi eccessi di retorica perennemente dietro l’angolo quando si trattano personaggi affetti da handicap. In particolare si apprezzano, soprattutto nelle prima parte, i tentativi di alleggerire il dramma attraverso il ricorso a toni quasi da commedia, favoriti dalla natura ostentatamente redneck (leggi pure “cafona”) della famiglia del protagonista, in primis della rozza madre, una straordinaria Miranda Richardson.
Poi la storia prende una piega più usuale, con lo scivolare di Jeff in una spirale di negatività autolesionista dalla quale lo spettatore sa già benissimo riuscirà a rialzarsi in tempo per i titoli di coda, e un po’ perde quota. Ma, come accennato poc’anzi, è un passaggio quasi obbligato in storie del genere e Gordon Green non infierisce nemmeno più di tanto in termini di facile pietismo.
Convince però la messa in scena intima, quasi eastwoodiana, con cui l’autore decide di non mostrare quello che altri renderebbero invece il fulcro emozionale del film. Bastino come esempi la scena delle esplosioni, inquadrate da lontano e osservate dal punto di vista di chi correva verso il traguardo e la telefonata con cui la madre di Jeff viene informata dell’accaduto, tagliata immediatamente prima che la donna palesi una qualsiasi reazione. Sono entrambi segnali forti di un pudore, sia estetico che intellettuale, che eleva comunque il film sopra la media. Così come piace il modo che ha Stronger di riflettere sul bisogno, tipicamente americano, di assegnare lo status di “eroe” a chiunque sopravviva a un dramma, quasi fosse la condizione essenziale per metabolizzare un trauma. Ma del resto l’epica del common man passa anche attraverso certi passaggi.
Bravissimo Gyllenhaal in un ruolo tutt’altro che facile. Ormai gli manca solo un Oscar ad attestarne ufficialmente il grado di maturità.
Voto 6,5
Da sempre convinto che, durante la proiezione di un film, nulla di brutto possa accadere, ha un passato da sceneggiatore, copywriter e altre prescindibili attività. A parte vedere film fa ben poco.
Torna l’appuntamento per i leader dell’industria audiovisiva.
L’attore protagonista dello spot che prende in giro i film sulla mafia italoamericana.
Il film di Woody Allen abbandonato da Amazon, arriverà in Italia in autunno distribuito dalla Lucky Red.
La storia di un’improbabile amicizia sullo sfondo dell’America razzista dei primi anni Sessanta diretta da Peter Farrelly è una splendida sorpresa.
David Gordon Green si riaggancia direttamente al cult di John Carpenter del 1978 e punta tutto su Jamie Lee Curtis.
Il regista autore di The Elephant Man, Mullholland Drive e Twin Peaks si racconta.
La storica rivalità tra i due tennisti, interpretati da Sverrin Gudnason e Shia LaBeouf, nella pellicola di Janus Metz Pedersen.
Torna l’appuntamento per i leader dell’industria audiovisiva.
L’attore protagonista dello spot che prende in giro i film sulla mafia italoamericana.
Angelo (Il cielo sopra Berlino) e demone (Hitler ne La caduta). Ci lascia un attore immenso, versatile, sensibile.
L’attore, 63 anni, era ricoverato al Policlinico di Napoli da due settimane.
Il capitolo conclusivo della trilogia di M. Night Shyamalan è il film di supereroi che non ci si aspetta.
Nelle sale la commedia criminale di Massimiliano Bruno. Un tuffo nell’Italia dell’82 tra i mondiali di calcio e la banda della Magliana.
Ecco come funziona la nuova sezione per prenotare e acquistare i biglietti del cinema attraversoil social media.
In gara per la Palma d’oro, tra gli altri, Terrence Malick, Pedro Almodóvar, i Dardenne, Marco Bellocchio e Xavier Dolan.
La rilettura del romanzo di Beppe Fenoglio ad opera dei fratelli Taviani, interpretata da Luca Marinelli sbarca alla Festa di Roma. La recensione.
Per offrirti il miglior servizio possibile il sito utilizza i cookie. Proseguendo la navigazione, ci autorizzi a memorizzare ed accedere ai cookies di questo sito web. Leggi l'informativa
The cookie settings on this website are set to "allow cookies" to give you the best browsing experience possible. If you continue to use this website without changing your cookie settings or you click "Accept" below then you are consenting to this.
Leave a reply