MIA Market 2019: la quinta edizione sarà dal 16 al 20 ottobre
— 2 giugno 2019Torna l’appuntamento per i leader dell’industria audiovisiva.
Se n’è andato a 77 anni Bruno Ganz, attore svizzero naturalizzato tedesco con oltre 50 anni di carriera alle spalle che aveva iniziato la sua carriere nel teatro, lavorando con registi quali Peter Zadek e Claus Peymann. A dare il triste annuncio, il suo manager.
Tra le collaborazioni indimenticabili, quella con Wim Wenders, che lo diresse ne L’amico americano (1977), Il cielo sopra Berlino (1987) e Così lontano così vicino (1993).
È stato Tiziano Terzani e il Papa, un indimenticabile Hitler nel film La caduta, fino agli ultimi ruoli dove ha vestito i panni del nonno di Heidi e quelli di Virgilio, nel pungente The Party di Sally Potter e nell’horror di Lars von Trier La casa di Jack, in uscita il prossimo 28 febbraio. Nel 2000, Ganz vinse il David di Donatello, uno dei premi più importanti per il cinema italiano, grazie alla sua partecipazione nel film Pane e tulipani.
“Sono nato in Svizzera, ci sono cresciuto e la considero la mia patria, ma lo stesso penso della Germania e anche dell’Italia, per le mie radici. Vivo tra Zurigo, Berlino e Venezia. L’Europa è piccola e culla la diversità. Mi definisco europeo, non svizzero o tedesco o italiano” amava ripetere. Co lui se ne va uno degli esponenti di spicco del Nuovo Cinema Tedesco, un attore grandissimo e versatile, dotato di rara sensibilità.
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