Il 5 febbraio partirà la 59° edizione del Festival di Berlino. A presiedere la giuria quest’anno, l’algida Tilda Swinton. Sessanta le nazioni rappresentate, con un totale di 383 titoli tra corti e lungometraggi presenti nella selezione ufficiale. Numeri da capogiro, per quel che riguarda la manifestazione in genere, mentre si snellisce, rispetto agli altri anni, il programma che riguarda i film in concorso, solo diciotto.
Tra i titoli che si contenderanno l’Orso d’oro, la commedia My One and Only di Richard Loncraine, con Renée Zellweger e Kevin Bacon, l’inglese An Education di Lone Scherfig, sceneggiato da Nick Hornby. Happy Tears di Mitchell Lichtenstein (il regista di Denti, film che noi abbiamo adorato!) con Demi Moore, The Messenger, opera prima del promettente Oren Moverman (sceneggiatore di Io non sono qui). E poi ancora In the Electric Mist, del regista francese Bertrand Tavernier, interpretato da Tommy Lee Jones, e Rage, il nuovo film della londinese Sally Potter che racconta il mondo della moda di New York con un cast stellare che vede insieme Jude Law, Judi Dench, Steve Buscemi e Dianne Wiest.
Tra i film Fuori concorso,invece, troviamo La pantera rosa 2, il biopic musicale Notorious, The Private Lives of Pippa Lee, con un cast ricco di star (da Keanu Reeves a Monica Bellucci,a Robin Wright Penn) e l’ormai ben noto The Reader, in corsa anche per l’Oscar e già vincitore di un Golden Globe (a Kate Winslet, come Miglior Protagonista). Ad aprire il Festival, il thriller The International, con Clive Owen e Naomi Watts.
Stendiamo un velo pietoso sulla presenza italiana a Berlino, praticamente nulla, se si esclude la partecipazione di alcuni divi nostrani (Monica Bellucci, che però è nel cast di un film americano, e Riccardo Scamarcio, protagonista del nuovo film di Costa Gavras, Eden is West). Presente anche il documentario Terra Nostra di Ermanno Olmi, presentato nella sezione Berlinale Special.
1 Comment
Certo che se il cinema italiano continua ad esser quello di Italians e dei film di Natale, ovvio che il festival di Berlino non ci consideri.
Nemmeno io lo farei… Che tristezza!