Noi
— 4 aprile 2019Jordan Peele confeziona un horror ricco di suggestioni che valica il genere e ci costringe a guardare in faccia il nostro peggior nemico. Noi stessi.
“Stella luminosa, fossi ferro come tu lo sei
ma non in solitario splendore sospeso alto nella notte,
a vegliare, con le palpebre rimosse in eterno,
come paziente di natura, insonne eremita,
le mobili acque al loro dovere sacerdotale
di puro lavacro intorno a rive umane,
oppure guardare la nuova maschera dolcemente caduta
della neve sopra i monti e le pianure.
No – pure sempre fermo, sempre senza mutamento,
vorrei riposare sul guanciale del puro seno del mio amore,
sentirne per sempre la discesa dolce dell’onda e il sollevarsi,
sempre desto in una dolce inquietudine
a udire sempre, sempre il suo respiro attenuato,
e così vivere in eterno – o se no venir meno nella morte”.
Dopo Lezioni di piano e Ritratto di signora Jane Campion torna a cimentarsi con il dramma in costume, dando prova ancora una volta della delicatezza con cui riesce a far parlare le immagini. Utilizzando materiale biografico ed epistolare, la regista neozelandese porta sullo schermo l’intensa storia d’amore tra il poeta John Keats e la sua vicina di casa Fanny Brawne. Siamo nel 1818, e il ventitreenne Keats verte in condizioni economiche disperate. Ha un fratello malato e le sue opere sono ancora ben lontane dal successo. John e Fanny si conoscono, iniziano a frequanetarsi e si scrivono appassionate lettere d’amore, nonostante sia chiaro a entrambi che la condizione economica di Keats non gli permette di chiederla in sposa. Colpito da una grave forma di tubercolosi, John sarà costretto a recarsi in Italia, dove il clima è migliore, separandosì così per sempre dalla sua adorata.
C’è molto di Isabel Archer (la protagonista femminile di Ritratto di signora, interpretata da Nicole Kidman) nel personaggio di Fanny. Abbie Cornish è una vera e propria rivelazione e riesce a tratteggiare i sentimenti di Miss Brawe in maniera egregia. Struggente e accorata, la sua Fanny emoziona e commuove con un gesto, uno sguardo, un abito che indossa. La Campion si dimostra ancora una volta eccelsa narratrice dei sentimenti femminili, tanto da lasciare il personaggio di Keats (Ben Winshaw) nell’ombra della luce emanata da Fanny. Bright Star è un film diretto in modo molto personale e delicato, capace di scuotere gli animi in maniera semplice e toccante e di ingentilire ancor di più i versi di Keats, con immagini di rara delicatezza. Un consiglio: munitevi di fazzoletti prima di entrare in sala.
Voto 7
Giornalista freelance e blogger, un giorno le è venuta l'idea di aprire questo sito. Scrive di cinema e gossip e nel buio di una sala cinematografica si sente a casa.
Jane Campion racconta con struggente intensità la storia d’amore tra John Keats e la sua vicina di casa Fanny.
Jordan Peele confeziona un horror ricco di suggestioni che valica il genere e ci costringe a guardare in faccia il nostro peggior nemico. Noi stessi.
L’elefantino volante di casa Disney diventa un dolcissimo freak nelle mani di Tim Burton.
Nelle sale il profondissimo ritratto di signora di Sebastián Lelio con una Julianne Moore radiosa, che reinterpreta magistralmente il personaggio che fu di Paulina García.
Le confessioni di un serial killer in un viaggio attraverso le profonde radici del male: Lars von Trier colpisce ancora.
Clint Eastwood torna a dirigersi in un film ironico e toccante ispirato a una storia vera.
Torna l’appuntamento per i leader dell’industria audiovisiva.
L’attore protagonista dello spot che prende in giro i film sulla mafia italoamericana.
Angelo (Il cielo sopra Berlino) e demone (Hitler ne La caduta). Ci lascia un attore immenso, versatile, sensibile.
L’attore, 63 anni, era ricoverato al Policlinico di Napoli da due settimane.
Il capitolo conclusivo della trilogia di M. Night Shyamalan è il film di supereroi che non ci si aspetta.
Nelle sale la commedia criminale di Massimiliano Bruno. Un tuffo nell’Italia dell’82 tra i mondiali di calcio e la banda della Magliana.
Ecco come funziona la nuova sezione per prenotare e acquistare i biglietti del cinema attraversoil social media.
In gara per la Palma d’oro, tra gli altri, Terrence Malick, Pedro Almodóvar, i Dardenne, Marco Bellocchio e Xavier Dolan.
La rilettura del romanzo di Beppe Fenoglio ad opera dei fratelli Taviani, interpretata da Luca Marinelli sbarca alla Festa di Roma. La recensione.
Per offrirti il miglior servizio possibile il sito utilizza i cookie. Proseguendo la navigazione, ci autorizzi a memorizzare ed accedere ai cookies di questo sito web. Leggi l'informativa
The cookie settings on this website are set to "allow cookies" to give you the best browsing experience possible. If you continue to use this website without changing your cookie settings or you click "Accept" below then you are consenting to this.
Leave a reply