Una voce fuori campo avverte minacciosa: “Non raccontare a nessuno quello che sai. Se lo farai, ti troveranno”. L’atteso sci-fi di J.J. Abrams si è manifestato ieri durante il Super Bowl, l’evento sportivo più seguito al mondo con un trailer breve in cui si susseguono scene disastrose e apocalittiche. Quello che si sapeva fino ad oggi della trama è che durante le riprese di un filmato girato con una telecamera Super 8 millimetri, un gruppo di ragazzi scopre di aver accidentalmente immortalato qualcosa di non umano. La pellicola, la cui uscita è prevista il 10 giugno prossimo, ha tra i protagonisti Elle Fanning (Somewhere) e Kyle Chandler.
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A svelare qualcosa in più su questo atteso film prodotto da Steven Spielberg, oggi è lo stesso regista J.J. Abrams, sul sito del Los Angeles Times, a cominciare da quello che secondo lui c’è da sapere sulla storia. “Per me tutto quello che la gente ha bisogno di sapere è che si tratta di un’avventura ambientata in una piccola città: è divertente, dolce, spaventosa e c’è qualcosa di misterioso: cos’è questa “cosa” che è scappata? Quali sono le numerose conseguenze della sua presenza? E quale effetto avrà sulle persone? So bene che non è abbastanza. Guarda, penso che dovremo fare un po’ di coming-out, perché il nostro film dovrà vedersela contro enormi franchise e prodotti, e la maggior parte delle persone nemmeno sa cosa significhi Super 8. Siamo una anomalia completa nel panorama degli enormi kolossal estivi. Non vogliamo stare così zitti da far sì che la gente non si interessi al film”.
Alla fine dell’intervista, però, Abrams si decide a svelare qualcosa in più sulla trama: “Il film è ambientato nell’Ohio del 1979: sei ragazzini stanno utilizzando una cinepresa Super 8 per girare il loro zombie movie personale, ma in una notte fatale il loro progetto li porta nei pressi di un binario della ferrovia, dove assistono a una spettacolare calamità: un camion si scontra con la locomotiva di un treno di passaggio, e il terribile deragliamento che ne consegue riempie la notte dello stridore del metallo e di una pioggia di fuoco. A quel punto emerge qualcosa dai rottami: qualcosa di decidamente non umano…”.
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