Noi
— 4 aprile 2019Jordan Peele confeziona un horror ricco di suggestioni che valica il genere e ci costringe a guardare in faccia il nostro peggior nemico. Noi stessi.
Ci si può chiedere quanto fosse necessario un sequel di Cars, le macchinine parlanti di casa Pixar. La risposta si trova in una logica piuttosto scontata di marketing, visto che in termini di merchandising questo è il franchise Disney tra i più remunerativi degli ultimi anni. Purtroppo, anche il film si piega alla suddetta logica, lasciando un po’ da parte l’introspezione e la profondità Pixar e lanciandosi a tutta velocità nell’azione e nell’umorismo facile. Il tutto rende Cars 2 un film sostanzialmente inutile, probabilmente il più debole della storia della Pixar, assolutamente inavvicinabile ai sequel di Toy Story.
Saetta McQueen e soci sono protagonisti di una garra in tre nazioni diverse: Giappone, Italia e Inghilterra. Lo scopo è partecipare a un campionato che rivelerà la validità di un nuovo combustibile ecologico, ma presto il tutto prende la piega di una spy story internazionale. Purtroppo nulla si concretizza come dovrebbe, lasciando il puro divertimento solo ai più piccoli e senza soddisfare gli adulti con la solita dose di meraviglia alla quale Lasseter e compagni ci avevano ormai abituato.
Voto 5
Appassionato di pop a trecentosessanta gradi, ama il cinema d'evasione, l'animazione e i film che non durino più di due ore.
Le macchinine Disney Pixar tornano sullo schermo, e stavolta vanno in giro per il mondo. Ma…
Jordan Peele confeziona un horror ricco di suggestioni che valica il genere e ci costringe a guardare in faccia il nostro peggior nemico. Noi stessi.
L’elefantino volante di casa Disney diventa un dolcissimo freak nelle mani di Tim Burton.
Nelle sale il profondissimo ritratto di signora di Sebastián Lelio con una Julianne Moore radiosa, che reinterpreta magistralmente il personaggio che fu di Paulina García.
Le confessioni di un serial killer in un viaggio attraverso le profonde radici del male: Lars von Trier colpisce ancora.
Clint Eastwood torna a dirigersi in un film ironico e toccante ispirato a una storia vera.
Torna l’appuntamento per i leader dell’industria audiovisiva.
L’attore protagonista dello spot che prende in giro i film sulla mafia italoamericana.
Angelo (Il cielo sopra Berlino) e demone (Hitler ne La caduta). Ci lascia un attore immenso, versatile, sensibile.
L’attore, 63 anni, era ricoverato al Policlinico di Napoli da due settimane.
Il capitolo conclusivo della trilogia di M. Night Shyamalan è il film di supereroi che non ci si aspetta.
Nelle sale la commedia criminale di Massimiliano Bruno. Un tuffo nell’Italia dell’82 tra i mondiali di calcio e la banda della Magliana.
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In gara per la Palma d’oro, tra gli altri, Terrence Malick, Pedro Almodóvar, i Dardenne, Marco Bellocchio e Xavier Dolan.
La rilettura del romanzo di Beppe Fenoglio ad opera dei fratelli Taviani, interpretata da Luca Marinelli sbarca alla Festa di Roma. La recensione.
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