Steve McQueen ormai è un apprezzato regista (ma in realtà anche scultore, fotografo, videoartista), dopo che il suo ultimo lavoro, Shame, presentato all’ultimo Festival di Venezia, è stato apprezzato da critica e pubblico. Ma nel 2008 questo eclettico autore inglese si era fatto notare per un’altra pellicola, sempre con protagonista il suo attore feticcio Michael Fassbender, che finalmente riesce a vedere la luce nelle sale italiane, a quattro anni dalla sua realizzazione. Si tratta di Hunger, film ambientato nel carcere di Maze nell’Irlanda del Nord nel 1981, che ripercorre lo sciopero dell’igiene e della fama intrapreso dai detenuti dell’IRA per costringere il governo inglese a dar loro lo status di prigionieri politici. La vicenda si focalizza in particolare sull’attivista nordirlandese Bobby Sands che, in seguito allo sciopero della fame condotto ad oltranza, morì insieme ad altri nove detenuti. Nell’intervista che segue, Michael Fassbender, il cui sodalizio con McQueen proseguirà con un’altra pellicola (Twelve Years A Slave, attesa per il 2013) racconta che cosa abbia significato per lui interpretare un personaggio come Bobby Sands. Hunger uscirà nelle sale distribuito da BIM, il prossimo 27 aprile.
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— 2 giugno 2019Torna l’appuntamento per i leader dell’industria audiovisiva.
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