Anche quest’anno l’Associazione Nazionale Industrie Cinematografiche Audiovisive (ANICA) e la Direzione Generale Cinema del Ministero per i Beni e le Attività Culturali (MiBAC) hanno presentato al pubblico lo studio sul Cinema Italiano in numeri: anno solare 2011. Se da un lato è emerso un aumento dei film prodotti nel nostro Paese e, in parte, delle risorse a disposizione, dall’altro è stata confermata una diminuzione del pubblico in sala.
In particolare lo studio ha riportato il brusco calo di spettatori di film italiani dall’inizio del 2012 (e fino al 15 aprile) rispetto all’analogo periodo del 2011: la percentuale è scesa dal 54,92% al 38,47%. Il dato più allarmante sembra essere però la diminuzione crescente del pubblico più giovane: pochissimi i ragazzi che vanno al cinema sotto i trent’anni, addirittura zero sotto i venti. Il dato negativo per i nostri film di inizio 2012, secondo produttori e distributori, e’ legato in parte alla crisi economica e in parte anche all’assenza di pellicole che attirano un significativoxxx numero di pubblico come è accaduto con Che bella giornata di Checco Zalone che ha raggiunto i quarantatré milioni di euro di incassi: un vero e proprio record per il box-office italiano.
Di contro è emerso, sempre nei primi mesi del 2012, anche un lieve aumento degli incassi per quanto riguarda le pellicole americane e l’ottima performance delle pellicole francesi (passate dallo 0,84% di inizio 2011 al 9.76% di inizio 2012), sancita dal successo del recente Quasi amici.
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