Scheda
(Id, G.B. 2010)
Regia: Bernard Rose
Con: Rhys Ifans, Chloë Sevigny, David Thewlis
Durata: 2 ore e 1 minuto
Ispirato all’autobiografia di Howard Marks, di cui racconta la vita e le gesta, la storia di Mr. Nice ci porta indietro al 2010, quando il sessantacinquenne Howard si appresta ad andare sul palco di un teatro gremito. Nato nelle valli gallesi nel 1945, il giovane Howard (interpretato da Rhis Ifans) eccelle a scuola, e questa notevole attitudine gli fa vincere a diciannove anni una borsa di studio presso l’Università di Oxford per frequentare i corsi di filosofia e di fisica; ma il destino di Howard è destinato a cambiare: una notte mentre studia diligentemente da solo nella sua stanza, una bella studentessa straniera, ribelle ed edonista, Ilze Kadegis (Elsa Pataky) irrompe nella sua stanza, alla ricerca di un passaggio segreto all’interno. Howard segue Ilze e si ritrova in uno spazio di archiviazione dimenticato, utilizzato da uno dei rivenditori di marijuana migliori della scuola, Graham Plinson. Ilze seduce Howard, e lo introduce alla cannabis per la prima volta. Per alcuni anni, lo studente diventa un cliente entusiasta di Plinson, e continua le sue storie d’amore sia con Ilze che con la cannabis, scoprendo tutte le sue carattistiche, da come coltivare semi di marijuana a come lavorarla per produrre hashish di qualità.
Ma la situazione peggiora, perché Plinson introduce al gruppo anche l’LSD. Quando il ricco ereditiero Joshua Macmillan, amico di Howard, muore di overdose e lo stesso Howard si impala il piede su uno spuntone, lo studente giura di non toccare mai più la droga, o almeno quelle più pesanti. Il trio Howard, Ilze, Plinson si promettono a vicenda di voltare pagina. Così, nel 1967 si spostano presso l’Università di Londra, dove Howard sposa precipitosamente Ilze. Ma le fratture iniziano ad apparire già nelle prime fasi del matrimonio, con Howard depresso, apatico e sospettoso che Ilze abbia un’altra relazione. In più, Howard si mette nei guai con l’Università di Londra per “avere i capelli lunghi e i vestiti appariscenti”.
Le cose peggiorano ancor di più quando il piano di Plinson di portare una grossa provvista di hashish in Inghilterra attraverso la Germania fallisce, e lo stesso Plinson viene arrestato. Howard decide di intervenire per aiutare l’amico, va in Germania mettendosi alla guida dell’auto con il carico da consegnare, riuscendo a farla franca. Ormai grande esperto di cannabis, accessori per il fumo, vaporizzatori per il consumo di erba e droghe, a Londra piazza la merce ad uno sceicco arabo di nome Saleem Malik (Omid Djalili), diventando ricco, e rapidamente anche dipendente di questo nuovo stile di vita, che lo porterà a costruire un proprio impero dello spaccio, comprando e trafficando hashish in tutto il mondo. Nel 1988 fu catturato, condannato a 25 anni e rinchiuso in una delle peggiori prigioni degli Stati Uniti, ma fu rilasciato nel 1995 sulla parola.
Il film sostanzialmente cerca di ricalcare il libro, ma con scarsi risultati. Troppi i dialoghi, pochi i fatti e una regia priva di guizzi rendono Mr. Nice solo uno dei tanti biopic dedicati ai narcotrafficanti, nonostante la pellicola si salvi in corner per la bravura di Rhis Ifans.
Voto 5
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